La ricerca si propone di riflettere sull¿attuale assetto normativo in materia di ordinamento giudiziario. Nell¿affrontare l¿argomento dovranno essere presi in considerazione, anzitutto, la legge di delegazione 25 luglio 2005, n. 150, che stabilisce i principi e i criteri direttivi tramite i quali innovare la disciplina contenuta nel r.d. 30 gennaio 1931, n. 12, nonché i successivi decreti legislativi di attuazione della suddetta delega. Ad oggi, sono entrati in vigore i decreti in materia di organico della Corte di cassazione, di Consiglio direttivo della Corte di cassazione, di Scuola superiore della magistratura, di pubblicità degli incarichi extragiudiziari e di Consiglio di presidenza della Corte dei Conti e della Giustizia amministrativa. Altri, emanati dal Governo, risultano di imminente entrata in vigore (d.lg.s 20 febbraio 2006, n. 106, in materia di riorganizzazione dell¿ufficio del pubblico ministero; d.lgs. 23 febbraio 2006, n. 109 in materia disciplinare; d.lgs. 5 aprile 2006. n. 160 in materia di accesso alla magistratura). Nell¿analisi potrà essere determinante l¿eventuale approvazione del disegno di legge recentemente presentato dal Governo, che prevede la sospensione dei decreti legislativi non ancora produttivi di effetti. Il problema che tuttavia si pone è che, verosimilmente, al momento dell¿approvazione del disegno di legge due di essi saranno già in vigore. Ciò impone di verificare le eventuali ricadute sui casi concreti di una simile successione di norme; in alcune materie disciplinate da tali decreti legislativi, infatti, è probabile che si producano effetti difficilmente reversibili. La ricerca dovrà, infine, considerare gli sviluppi normativi successivi, per comprendere se la sospensione proposta preluda ad un ritorno alla disciplina contenuta nel r.d. 30 gennaio 1931, n. 12 o se costituisca il presupposto per una organica ridefinizione della materia.