In questi ultimi anni anche in medicina veterinaria si stanno ponendo le basi per un¿attenta terapia del dolore. Il tramadolo è un farmaco appartenente alla famiglia degli oppiacei recentemente autorizzato al commercio per la specie canina. La sua azione farmacologica, gli scarsi effetti avversi e l¿assenza di fenomeni di dipendenza hanno permesso il suo inserimento in Tabella II sez. D (ricetta semplice non ripetibile) per quanto concerne la commercializzazione, ed una sua estensione d'uso ad altre specie animali è prevedibile in un prossimo futuro.
Obbiettivo della presente ricerca è quello di definire la farmacocinetica del tramadolo a seguito di utilizzo intraoperatorio (ovariectomia e orchiectomia) nel gatto al fine di effettuare una valutazione farmacocinetica/farmacodinamica mirata all'individuazione del corretto protocollo terapeutico.
Lo studio prevede il trattamento (almeno 10 soggetti dei due sessi), previo consenso informato del proprietario, con 2 mg/kg di tramadolo. Successivamente verranno raccolti campioni di sangue ad intervalli predeterminati nelle 8-10 ore successive al trattamento e i sieri ottenuti verranno analizzati in cromatografia liquida con rivelazione fluorimetrica (HPLC) per la quantificazione del tramadolo e del suo principale metabolita, l¿O-demetiltramadolo (M1), che possiede spiccata azione farmacologica. In ambito clinico un protocollo standard effettuerà le misurazioni necessarie a valutare il grado di analgesia come confronto con un altro farmaco di tipo oppioide (butorfanolo).
Successivamente i dati relativi alle concentrazioni ematiche saranno elaborati mediante software dedicato (WinNonLin ¿ Pharsaight, USA) al fine di definire i principali parametri farmacocinetici che saranno poi confrontati con le valutazioni cliniche al fine di valutare la correttezza della dose. Durante tutta la sperimentazione saranno monitorate e registrate le eventuali reazioni avverse.