Linee evolutive della cooperazione giudiziaria in materia penale nell'Unione Europea: dal mandato di arresto europeo al mandato probatorio europeo
Progetto Il progetto di ricerca si propone di approfondire le recenti tendenze emerse nel panorama dei rapporti giurisidizionali con autorità straniere nell'ambito dell'Unione Europea. Il settore della cooperazione giudiziaria in materia penale continua, infatti, a rappresentare un punto di osservazione privilegiato nell'ottica della creazione, all'interno dell'unione, di uno "spazio giuridico comune", in ossequio ai dettami del Trattato istitutivo. Lo confermano, da un lato, i risultati già conseguiti in vista del superamento delle tradizionali forme di assistenza - quale, ad esempio, la recente adozione del mandato di arresto europeo - e, dall'altro, gli obiettivi che l'Unione ancora si propone di perseguire in quella direzione secondo gli orientamenti programmatici espressi dal Consiglio europeo del 4-5.11.2004 nel "Programma dell'Aja". Non a caso, nel piano di azione elaborato dalla Commissione europea a margine del "Programma dell'Aja" (COM2005/184) particolare risalto riveste, nel settore della giustizia penale, l'esigenza di "sostituire la cooperazione giudiziaria tradizionale con nuovi strumenti fondati sul reciproco riconscimento". Tra gli interventi prioritari individuati dalla Commissione per realizzare quell'obiettivo si segnalano, tra gli altri, l'istituzione di un programma specifico sulla cooperazione giudiziaria in materia penale; il varo di una proposta volta a completare il mandato europeo di raccolta delle prove; la messa a punto di ulteriori strumenti nel campo della cooperazione giudiziaria. Tali linee d'azione sollecitano, all'evidenza, una particolare attenzione, anche sotto il profilo delle possibili ripercussioni sul piano dei singoli ordinamenti nazionali