Negli ultimi anni infezioni da Circovirus sono state descritte in un crescente numero di specie aviarie. Se le forme morbose dovute al Circovirus del pappagallo e del piccione sono conosciute con maggior dettaglio sia per gli aspetti clinici sia anatomopatologici, per quanto riguarda i passeriformi Circovirus sono stati dimostrati in un diamante di Gould e nel canarino. Per quest¿ultima specie è stato individuato un nuovo Circovirus di cui è disponibile l¿intero genoma, ma nulla si sa sulle caratteristiche dell¿infezione e sulla distribuzione del virus nell¿organismo. In materiale diagnostico a noi pervenuto sono stati individuati aspetti morfologici riferibili a infezione da Circovirus in un canarino e in un cardinalino del Venezuela. Nel primo sono presenti localizzazioni dei tipici corpi inclusi da Circovirus in sedi mai segnalate finora negli uccelli, mentre nel cardinalino la presenza di Circovirus finora non è mai stata riscontrata. Scopo della presente indagine è confermare la natura virale dell¿infezione e descrivere gli inediti aspetti morfopatologici per quanto riguarda il canarino e segnalare la infezione da Circovirus nel cardinalino e possibilmente caratterizzare il virus coinvolto. Tali indagini si avvalgono di metodiche istologiche, istochimiche, ultrastrutturali, con il supporto di metodiche biomolecolari offerto da strutture dipartimentali. Collateralmente, sfruttando le possibilità offerte dalla recente messa a punto di sensibilissime metodiche biomolecolari che consentono di amplificare il genoma di virus a DNA di struttura circolare (Rolling Circle Amplification, RCA), si intende valutare la presenza e la diffusione di Circovirus in gruppi di passeriformi.