Le aree pastorali sono il bioma più esteso del mondo in termini di superficie ed il secondo, dopo le foreste tropicali, per biomassa. L¿area occupata è di 52,5 milioni di chilometri quadrati.La popolazione mondiale che dipende da attività pastorali è di circa 200 milioni di individui che allevano circa un miliardo di capi animali (bovini, ovini e caprini)distribuiti su una superficie pari ad un quarto delle terre emerse (FAO, 2001). Le grassland giocano un ruolo chiave su scala locale e globale in numerosi processi ecologici (es. sink di significative quantità di carbonio), economici e sociali (es le grandi trasformazioni di vaste aree tropicali della cosiddetta Livestock revolution). Non sono del resto da sottovalutare le molte funzioni svolte dai sistemi pascolivi e prativi permanenti delle nostre Alpi. Lo studio di queste colture si rivela spesso arduo tanto che, nonostante l¿importanza, rispetto ad altri sistemi colturali (es. cereali, proteaginose, industriali ecc.) risultano poco caratterizzati e poco inseriti in analisi complesse che possano comprendere le intere filiere produttive. Con il presente progetto si intende mettere a punto e applicare alcune strategie e tecnologie agronomiche, modellistiche e cartografiche (già sperimentate dal gruppo di lavoro in altre condizioni di sistema colturale, come il riso, diffuso sia in aree tropicali sia in quelle temperate: cfr.alcune pubblicazioni) che possano in parte essere di aiuto in tali ambiti. Si pensa in particolare di indagare sul fronte delle applicazioni di radiometria di remote e proximal sensing abbinate a indagini a terra e a processi di informatizzazione del dato agronomico (modellistica colturale e GIS), in alcune particolari condizioni italiane ed estere proseguendo gli studi già avviati con alcuni progetti nazionali e internazionali (es. progetto MIPAF MASO-GIS, progetto internazionale Themeda triandra ecc.) i cui risultati parziali sono già stati pubblicati su riviste internazionali.