Valutazione della dose per radionuclidi incorporati: Tecniche sperimentali e modelli biocinetici
Progetto Lo scopo della ricerca proposta è fornire, per elementi di interesse radioprotezionistico, dati sull¿uomo che siano di base per la validazione di modelli già proposti o per l impostazione o revisione di strutture di modello Vengono ottimizzate e applicate tecniche sperimentali (attivazione nucleare e tecniche di termoluminescenza e OSL) unitamente a tecniche di modellizzazione compartimentale.
Nella parte sperimentale il progetto si articola in A) studi biocinetici condotti su volontari sani; e B) studio sull esposizione interna mediante misure EPR e di luminescenza su tessuti dentali (campioni contaminati da Techa River, Russia). Collaborazioni sono attive con GSF e il JRC di Ispra per parte A) e con ISS di Roma e URCRM di Cheliabyinsk per parte B).
Per sviluppare modelli biocinetici più realistici di quelli attualmente raccomandati e sulla base di quanto già messo a punto, l attività di ricerca prevede di: -valutare l assorbimento di Zr in diverse condizioni di intake, mediante la somministrazione di traccianti stabili (90Zr e 96Zr determinati con tecniche di attivazione nucleare nei fluidi biologici) a soggetti volontari (5 soggetti);-studiare, con lo stesso approccio, la dinamica dell¿escrezione urinaria per Ru (isotopi stabili 99Ru e 101Ru) e per Zr.
Al fine di rendere possibile l¿utilizzo del dente come dosimetro per la valutazione dell esposizione interna è stato avviato uno studio nel caso di contaminazione da Sr. Si intende affiancare misure di luminescenza a misure EPR dei radicali liberi radioindotti nei tessuti dentali, in modo da discriminare fra esposizione esterna e interna. In studi precedenti, utilizzando dosimetri a-Al2O3:C, si è misurato il rateo annuale di dose beta da radionuclidi incorporati in denti non contaminati. Misure simili da effettuarsi su campioni di denti contaminati con 90Sr sono oggetto dell attività dell anno di finanziamento. Misure EPR sugli stessi campioni verranno effettuate dal Laboratorio EPR dell ISS di Roma.