Kcv è un canale virale utilizzato come modello per lo studio del poro dei canali del potassio. Il poro è un dominio, comune a tutti i canali, che controlla le due proprietà fondamentali: selettività e gating (apertura-chiusura). Studi precedenti indicherebbero che il gate di Kcv si trovi a livello del filtro di selettività (Gazzarrini et al, 2004, JBC; Abenavoli, in preparazione), una struttura molto conservata presente nel poro, fino ad ora ritenuta responsabile solo della selettività del canale. I nostri dati mostrano infatti che mutando tale sequenza e/o sostituendo lo ione permeante si può modificare la cinetica delle correnti registrate dal canale. Abbiamo inoltre osservato che introducendo mutazioni in domini distanti dal filtro di selettività, ad esempio all¿N terminale e nel primo segmento trasmembrana, si riesce a modificare sia le proprietà di permeabilità che di gating del canale. Questo a nostro avviso costituisce un¿ulteriore indicazione che i due fenomeni siano controllati entrambi dalla stessa struttura, il filtro, e che tale struttura possa risentire di modifiche apportate alla proteina in zone periferiche rispetto al filtro. Ci aspettiamo pertanto che una modifica della proteina ad una sua estremità venga trasmessa al filtro e che questo costituisca un possibile meccanismo di regolazione del gating in canali ionici molto complessi, quali i canali voltaggio-dipendenti in cui il sensore del voltaggio è collegato al poro da un corto loop citoplasmatico. Per provare questa ipotesi, proponiamo nel presente progetto di costruire una proteina chimerica formata da Kcv al cui N terminale verrà legato un dominio artificiale che si localizzerà nel citosol (Kcv è una proteina di membrana) e che conterrà (dall'N al C terminale): un peptide che lega la calmodulina, una calmodulina e una GFP. Il canale chimerico funzionante (prevediamo di dover provare diversi tipi di costrutti) verrà espresso in oociti. In seguito a liberazione di calcio ¿caged¿ nel citosol mediante luce UV, la calmodulina si legherà al peptide contraendo il costrutto ed esercitando una tensione all¿N terminale del canale. Ci aspettiamo che questa tensione si trasmetta al filtro generando modifiche, misurabili, nella corrente. Il ruolo della GFP sarebbe di agire da contrappeso e impedire al canale di tirare verso di sè la calmodulina e non viceversa.