Un'esperienza di disarmo, smobilitazione e reintegrazione di ex-combattenti in Africa australe: la Namibia
Progetto Il "Peace project" che, iniziato nel 1998 avrebbe dovuto concludersi nel 2002 è ancora (tacitamente) in corso: si tratta di un progetto condotto da più ministeri namibiani, lanciato dal partito di governo (SWAPO) sotto coordinamento del Technical Committee on ex-Combatants, che fa capo al Min. degli Interni, volto alla reintegrazione sociale ed economica (previa registrazione) degli ex-combattenti nel periodo della lotta di liberazione nella società della Namibia indipendente, tanto dell¿esercito regolare sudafricano (SWATF), le cui truppe erano namibiane, che del movimento di Liberazione SWAPO. Durante la mia ultima visita (02/03-2006) membri del TCEC si trovavano nelle regioni del nord, in missione segreta, per operare ulteriori registrazioni di cui gli stessi membri del nuovo governo in carica nulla sanno, mentre ciascun ministero conduce progetti separati onde assicurare lavoro statale, pensioni e case a elementi che si dichiarano ex-combattenti. Vedasi il mio saggio `Processi di riconciliazione e di formazione dello stato namibiano: il Peace Project e la reintegrazione dei former fighter¿ [in ¿Stato-nazione e movimenti nazionalisti nell¿africa australe post-coloniale» ¿afriche e orienti¿ I speciale 2006, p.69-92: versione ampliata dell¿intervento ai Cantieri di Storia SISSCO (Bologna 2005)] per i criteri di conduzione e le implicazioni del progetto e per le ricadute sull¿intera società namibiana (attanagliata da un problema d¿occupazione sempre più grave), che adombrano i caratteri di good governance e accountability, riconosciuti dalla compagine internazionale ai governi SWAPO, non solo nella gestione della questione in particolare, ma nel più ampio discorso della pianificazione del bilancio nazionale e, ancora, in una sostanziale connivenza con l¿apparentemente tacita decisione del nuovo Sudafrica a non voler provvedere ai dipendenti dell¿esercito del regime di Pretoria: argomento che va sondato, nell'ottica delle strategie di sicurezza in ambito SADC.