A partire dagli anni Settanta i comportamenti familiari hanno subito profonde trasformazioni in gran parte dei paesi occidentali. In particolare, è aumentata l¿instabilità familiare, si sono diffuse le convivenze more uxorio e le nascite al di fuori del vincolo coniugale. Nei paesi dell¿Europa del Sud tali cambiamenti si sono affermati più lentamente e in modo più contenuto. Ad esempio, in Italia le convivenze more uxorio sono scarsamente diffuse, soprattutto nella popolazione giovanile. Nel nostro paese, di solito la scelta di convivere coinvolge coppie in età più adulta in cui uno dei partner ha già contratto un precedente matrimonio. Le scelte familiari dei giovani quindi sembrano ancorate a comportamenti per lo più tradizionali. Negli ultimi anni tuttavia si è registrato un lieve segnale di cambiamento e si sta diffondendo anche tra i giovani l¿uso di convivere. La convivenza tuttavia si configura per i giovani italiani come periodo preparatorio al matrimonio, che viene contratto quando si decide di diventare genitori. L¿obiettivo della ricerca è di esplorare i significati e le motivazioni che sottostanno alla scelta di convivere tra i giovani uomini; se essa rappresenta un¿alternativa al matrimonio o solo un periodo preparatorio al matrimonio. E¿ interessante capire come si colloca nel progetto di vita di coppia la decisione di convivere e quali scelte o eventi possono determinare successivamente il matrimonio (ad esempio, lunghezza del periodo di convivenza, genitorialità, pressioni culturali all¿istituzionalizzazione del vincolo). L¿assenza di una legislazione sulle coppie di fatto in Italia, unico paese nell¿Ue-15, potrebbe creare una stigmatizzazione di questo tipo di soluzione familiare e, di conseguenza, fare desistere i giovani dal seguirla, specie se vivono in contesti di forte controllo sociale (ad esempio, centri di piccole dimensioni).
La ricerca utilizzerà lo strumento dell¿intervista in profondità. Saranno intervistati 20 giovani uomini e 20 giovani donne conviventi di età compresa tra i 25 ed i 30 anni e tra i 30 ed i 36 anni, in modo da verificare come si colloca l¿esperienza della convivenza nel progetto biografico nelle due classi d¿età. Le interviste saranno condotte a Milano e nei centri della sua provincia in modo da verificare atteggiamenti differenti nei diversi contesti urbani.