Nell¿alveo del progetto sull¿immaginario mediterraneo dei viaggiatori scandinavi, ci si concentrerà sul sec. XVIII, finora trascurato negli studi scandinavistici italiani sulla letteratura odeporica e sui rapporti fra Nord e Italia (M. Giordano Lokrantz, M.C. Lombardi, C. Del Zotto), benché sia un periodo fondamentale per la definizione e la costruzione dei legami fra le due culture. Pare opportuno dunque soffermarsi su queste esperienze di viaggio, partendo dagli interessanti risultati raggiunti in quest¿ambito da ricerche recenti (convegno "Nord ed Europa", Genova 2003).
Il secolo vede l¿aprirsi degli orizzonti verso mete extraeuropee, come negli scritti dello svedese J. Wallenberg e con la spedizione guidata da C. Niebuhr nello Jemen. Nasce così un nuovo interesse per l¿esotismo e pare utile osservare come esso influenzi anche le esperienze del tradizionale grand tour, al cui centro resta l¿Italia, fonte e modello del gusto neoclassico.
Ci si concentrerà soprattutto sullo svedese C.A. Ehrensvärd, autore di un diario di viaggio in Italia (1786). Egli è stato oggetto di attento studio per le sue riflessioni sull¿arte (S.Å. Nilsson 1996, 2000), mentre sul versante letterario ci si è soffermati sull¿influsso stilistico esercitato su di lui da Linneo, figura centrale della letteratura svedese del `700, di cui nel 2007 ricorre il III centenario della nascita (H. Frykenstedt 1992, 1997). Ehrensvärd ha lasciato un ricco archivio ancora in gran parte inesplorato e inedito, se si eccettuano alcuni scritti pubblicati negli anni ¿20 del sec. XX. Sarebbe dunque opportuno un soggiorno prolungato in Svezia per studiare questo materiale, da cui possono emergere dati utili a comprendere meglio questo scrittore e il suo contesto culturale.