Relazione tra esposizione esofagea all¿acido, danno ultrastrutturale e sintomi nella malattia da reflusso gastroesofageo non erosiva
Progetto Presupposti. L¿acido è la causa principale del danno della mucosa esofagea nella malattia da reflusso gastroesofageo. E¿ stato recentemente dimostrato che i pazienti con malattia da reflusso non erosiva, cioè senza lesioni mucosali macroscopiche, sono caratterizzati da una dilatazione degli spazi intercellulari dell¿epitelio della mucosa esofagea. Durante la terapia con inibitori di pompa protonica, che inibisce fortemente la secrezione acida gastrica, i diametri intercellulari si normalizzano. Solitamente per alcune settimane dopo la sospensione della terapia i pazienti rimangono asintomatici nonostante che la secrezione acida gastrica ed il reflusso acido ritornino ai valori basali.
Obiettivo. Testare l¿ipotesi che la dilatazione degli spazi intercellulari sia un fattore determinante nella percezione del reflusso (pirosi) misurando nei pazienti con malattia da reflusso non erosiva l¿esposizione esofagea all¿acido e il diametro degli spazi intercellulari con metodica di microscopia elettronica prima del trattamento con inibitori di pompa protonica e dopo la sospensione del trattamento nel periodo asintomatico. I risultati attesi sono una esposizione esofagea all¿acido invariata e gli spazi intercellulari normalizzati alla seconda determinazione.
Descrizione della ricerca. 15 pazienti con malattia da reflusso non erosiva verranno sottoposti a questionario standardizzato, esofago-gastro-duodenoscopia con biopsie esofagee e pHmetria esofagea delle 48 ore con metodica telemetria (Bravo, Medtronic). Indi verranno sottoposti a terapia con inibitore di pompa protonica per 8 settimane. Entro 15 giorni dal termine della terapia ed in assenza di sintomi gli esami strumentali verranno ripetuti.
Verranno paragonati i dati tra le due determinazioni e con valori di riferimento in soggetti sani già pubblicati.