Metodologie LC-MS/MS per la caratterizzazione e quantizzazione di addotti covalenti da carbonilazione all¿albumina umana quali biomarkers per la diagnosi precoce di patologie cardiovascolari
Progetto E¿ ormai noto come alcuni prodotti di perossidazione lipidica caratterizzati da una funzione cheto/aldeidica (RCS) agiscano da importanti mediatori citotossici, inducendo modifiche strutturali di tipo irreversibile a carico di biomolecole con conseguente alterazione della funzionalità cellulare. Gli studi intrapresi negli ultimi anni per la definizione dei processi di carbonilazione a carico di peptidi e proteine in sistemi in vitro, hanno consentito, attraverso l¿impiego di metodiche analitiche in spettrometria di massa (LC-MS/MS), di mettere a punto le condizioni ottimali ai fini della caratterizzazione di tali modifiche. Sulla base di queste premesse, e della disponibilità di strumentazione idonea (1 sistema GC-MS/MS, 2 sistemi LC-MS/MS, una trappola ionica ed un triplo quadrupolo), il progetto di ricerca si propone di estendere le ricerche in vivo, individuando in soggetti che condividono la via ultima comune del danno cardiovascolare, tramite attivazione dello stress ossidativo/carbonilico, nuovi biomarkers inequivocabili, affidabili e riproducibili di diagnosi precoce di patologie cardiovascolari.
L¿approccio sperimentale in proteomica prevede l¿analisi di questi marcatori attraverso l¿impiego di metodologie LC-MS/MS (in particolare l¿identificazione, la caratterizzazione e l¿analisi quantitativa delle modifiche covalenti all¿albumina plasmatica) nei pazienti affetti da diverse patologie cardiovascolari (uremici, diabetici, ipertesi). La scelta dell¿albumina quale proteina marker è giustificata dalla sua suscettibilità ai processi di carbonilazione, e in particolare si prevede l¿identificazione delle principali macro-modifiche covalenti dell¿albumina, tra cui le forme glicate e cisteinilate, e di micromodifiche covalenti a carico dei residui nucleofili Cys34, Lys199 e His146.
Questo consentirà da un lato di meglio chiarire il livello di implicazione della carbonilazione proteica nelle patologie cardiovascolari, e di individuare nuovi biomarkers predittivi. Dal momento inoltre che i metodi analitici utilizzati consentiranno di identificare e caratterizzare i singoli composti carbonilici responsabili del processo di carbonilazione proteica, lo studio consentirà di individuare nuovi target per lo sviluppo di molecole biologicamente attive, in grado di detossificare in maniera specifica le specie carboniliche maggiormente coinvolte.