Negli ultimi anni vi è l¿esigenza da parte di studiosi, politici, operatori e funzionari pubblici di monitorare le diverse politiche sanitarie regionali rivolte agli immigrati. A partire dalle leggi regionali e i regolamenti attuativi dell¿ultimo decennio, ma anche dal grado di omogeneità/disomogeneità fra le diverse politiche sanitarie delle regioni e il tipo di approccio che tali politiche hanno per il diritto alla salute degli immigrati.
La definizione di politiche sanitarie locali in favore degli immigrati si colloca in un contesto spesso caratterizzato dalla mancanza di azioni di coordinamento tra le competenze degli assessorati coinvolti: il flusso di informazioni tra i diversi assessorati è frammentato e insufficiente. Le regioni, sulla tematica dell¿immigrazione hanno un ruolo deficitario e inefficace rispetto alla complessità del fenomeno che si cerca di governare, limitandosi per lo più a un mero trasferimento di informazioni sull¿asse nazionale/locale, laddove sarebbe invece indispensabile una specifica azione su scala regionale in grado di contestualizzare, attraverso atti di governo locale, gli orientamenti di politica nazionale.
Scopo della ricerca: monitorare la politica sanitaria di alcune regioni attraverso indagini di tipo qualitativo e quantitativo: Lombardia, Emilia Romagna, Lazio. Si confronteranno i diversi modelli regionali di politiche per gli immigrati. Con gli strumenti dell¿analisi delle politiche pubbliche, si cercherà di costruire il policy network tra i diversi attori, istituzionali e non (Ministero alla salute, assessorati regionali alla sanità, Aziende sanitarie locali, strutture ospedaliere, terzo settore), per verificare la capacità di proporre soluzioni concrete alle questioni sanitarie degli immigrati, nonché la capacità di uscire da una logica di frammentazione degli interventi sul territorio regionale e nazionale.