Diabete tipo 2 (T2DM) e obesità spesso coesistono con ipertensione arteriosa, ipertono simpatico, iperlipidemia, steatosi epatica (sindrome metabolica), che rappresenta un fattore di rischio rilevante per malattia CV (ipertrofia ventricolare sinistra da cui scompenso cardiaco, ischemia cardiaca). L¿obesità è il maggior fattore di rischio per T2DM; è noto che il dimagrimento migliora il quadro del T2DM; si può prevenire la comparsa di T2DM tramite chirurgia (chirurgia bariatrica), mentre meno noto è l¿effetto della chirurgia bariatrica su altre componenti della sindrome metabolica quali steatosi, ipertono simpatico, ipertrofia ventricolare sinistra. Da chiarire anche il possibile effetto del dimagrimento su adiponectina.
Gli scopi dello studio sono: 1 possibile ruolo a breve termine (6 mesi) del dimagrimento indotto con chirurgia restrittiva (bendaggio gastrico) o con palloncino intragastrico (BIB) su secrezione insulinica precoce (IVGTT), su tolleranza glucidica (OGTT), e su resistenza insulinica (HOMA); 2 valutare l¿impatto sui parametri di tono simpatico (ECG per QTc e FC, tacogramma su Holter delle 24 ore); valutare all¿ecocardiogramma la variazione della massa ventricolare sinistra; 3 valutare l¿impatto sull¿immagine epatica(ecografia e chemical-shift MRI) della steatosi; 4 valutazione di adiponectina (isoforme HMW). Si studieranno: 50 pazienti(BMI>35kg/m2) operati (25 con LAGB 25 con BIB), di cui 50% con T2DM e il resto con normale (NGT) o ridotta tolleranza ai carboidrati (IGT); 25 controlli, di cui il 50% affetto da T2DM, non operati. Tutti vengono studiati in condizioni di base e dopo 6 mesi
Dimensione del campione. Per cogliere una differenza dell¿insulina del 20% tra soggetti trattati e non trattati (errore tipo I 0.005 e potenza 0.9), assumendo valore medio di insulina di 10µU/ml e deviazione standard di 6µU/ml (28), e una proporzione trattati/controlli di 2:1, è richiesto un numero minimo di 20 trattati e 13 controlli.