RUOLO DELL¿IMPEDENZOMETRIA ESOFAGEA MULTICANALE NELLA TERAPIA CHIRURGICA DEI PAZIENTI CON SINTOMI ATIPICI DI MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO: STUDIO PROSPETTICO
Progetto Presupposti: le manifestazioni cliniche extradigestive della malattia da reflusso gastroesofageo sono ampiamente sottostimate, anche se il reflusso è sempre più frequentemente chiamato in causa nella diagnosi differenziale dei pazienti con tosse cronica, asma bronchiale e alterazioni del tono vocale. Dal momento che nella maggior parte dei casi non sono evidenti segni endoscopici di esofagite, l¿identificazione del reflusso acido con pHmetria delle 24 ore o il semplice criterio ¿ex juvantibus¿ hanno finora rappresentato i cardini della diagnosi. Le attuali linee guida terapeutiche prevedono in questi pazienti un dosaggio elevato di inibitori della pompa protonica per periodi di tempo prolungati, ma i risultati terapeutici non sono consistenti nè riproducibili. E¿ stato ipotizzato che l¿identificazione del reflusso non acido o debolmente acido con impedenzometria multicanale, che registra variazioni di resistenza elettrica endoesofagea indipendenti dal pH, potrebbe aumentare il guadagno diagnostico in questo difficile sottogruppo di pazienti.
Descrizione: venti pazienti adulti consecutivi con sintomi atipici di malattia da reflusso gastroesofageo candidati all¿intervento chirurgico di fundoplicatio laparoscopica a causa di sintomi persistenti o medicalmente intrattabili saranno arruolati per questo studio. L¿intervento chirurgico sarà effettuato con tecnica laparoscopica. La raccolta anamnestica pre e postoperatoria sarà condotta con questionario standardizzato. La impedenzometria sarà eseguita preoperatoriamente e a 6 mesi dall¿intervento chirurgico utilizzando un programma computerizzato dedicato (Bioview analysis, Sandhill Scientific Inc. Highlands Ranch, CO). Verrà calcolato per ogni paziente l¿indice sintomatico, definito come il numero di sintomi associati a reflusso diviso per il numero totale di sintomi. Un indice sintomatico è definito positivo se >50% (Mainie et al, 2004).
Obiettivi: 1)determinare quale proporzione dei pazienti presenta reflusso non acido e correlare questo con i sintomi preoperatori 2)valutare il guadagno diagnostico della impedenzometria esofagea ai fini della selezione chirurgica
3)valutare l¿efficacia del trattamento chirurgico sulla normalizzazione dei parametri impedenzometrici