Sviluppo di un modello cellulare per lo studio in vivo del carcinoma prostatico mediante imaging ottico e PET.
Progetto Il carcinoma della prostata (CP) è tra le principali cause di morte per cancro. L¿eziologia del CP è legata a diversi fattori, tuttavia, si ipotizza un coinvolgimento delle CSCP (cellule staminali di CP) che, non esprimendo recettori funzionali per gli androgeni, si moltiplicano indipendentemente dalla loro presenza dando potenzialmente origine a nuovi cloni neoplastici selezionati per questa caratteristica metabolica.
Tecniche di Imaging Molecolare (PET, imaging ottico) pemettono lo studio di processi molecolari a livello cellulare e sub-cellulare direttamente in vivo nel modello animale con una buona sensibilità e accuratezza.
L¿obiettivo di questo progetto è quello di chiarire il ruolo delle cellule staminali tumorali (PCSC) nello sviluppo di cloni neoplastici ormone indipendenti.
A tal fine sarà sviluppato un modello che permetta di studiare in vivo l¿attività di un promotore specifico per il tessuto prostatico sensibile ai livelli di androgeni (promotore della probasina). Due diversi geni reporter (il recettore Dopaminergico D2 di ratto nella forma mutante asp80->ala, e la luciferasi di Photinus pyralis) saranno posti sotto il controllo di tale promotore prostata-specifico. Tale costrutto verrà realizzato a partire da un costrutto bicistronico da noi già sviluppato (Ottobrini L. et al. Mol Cell Endocrinol. 2006) in cui l¿espressione dei due reporter (D2 e Luciferasi) è stata già dimostrata e ben caratterizzata.
Cellule staminali prostatiche sca-I positive potranno essere isolate e stabilmente transfettate mediante nucleofezione col costrutto bicistronico descritto.
La capacità di trasformazione delle cellule staminali tumorali in cellule neoplastiche prostatiche indipendenti da androgeni, potrà essere seguita in vivo in modelli di sviluppo di PC seguendo il profilo di espressione dei due marcatori posti sotto il controllo della probasina (D2rec e Luciferasi) sia mediante imaging ottico che mediante tomografia ad emissione di positroni.