La malattia di Parkinson ha un¿alta prevalenza nella popolazione generale, con stime che raggiungono l¿1-2% della popolazione oltre i 60 anni d¿età. Le alterazioni di voce e articolazione sono estremamente frequenti, coinvolgendo il 70% circa dei pazienti parkinsoniani. Negli ultimi anni molta attenzione è stata rivolta alle possibilità di trattare in modo efficace la disartria associata alla malattia di Parkinson (Pinto et al, 2004); accanto alla tradizionale terapia farmacologica, sono state infatti introdotte terapie neurochirurgiche e riabilitative dai risultati estremamente promettenti (Cahill et al, 1998; Dromey et al, 2000; Ramig et al, 2001). In modo particolare le nuove tecniche neurochirurgiche, che hanno consentito la stimolazione elettrica di strutture cerebrali profonde si sono mostrate solo parzialmente efficaci sulla disartria. Recentemente è stato segnalato che in alcuni casi la stimolazione elettrica subtalamica peggiorava la intelligibilità della parola (Toerniqvist et al, 2005). I singoli studi hanno analizzato solo alcuni parametri delle capacità fonatorie e articolatorie; in modo particolare in nessuno studio è stato analizzato il comportamento fonatorio laringeo, l¿estensione vocale, la valutazione soggettiva del paziente e i parametri elettroacustici della produzione articolatoria.
OBIETTIVI: scopo dello studio è verificare su una ampia popolazione di soggetti parkinsoniani con impianto sub-talamico gli effetti della stimolazione elettrica sul comportamento laringeo fonatorio, le capacità aerodinamiche, la produzione elettroacustica della voce e dell¿articolazione, l¿autovalutazione della voce e l¿intelligibilità della parola.
Tecniche previste per l¿elaborazione dei dati: verrà analizzato il campione con gli strumenti della statistica descrittiva; l¿ipotesi nulla di una assenza di differenza con e senza stimolazione subtalamica verrà testata con il test statistico non parametrico per dati appaiati di Wilcoxon.