Forte degli incoraggianti risultati raggiunti negli anni scorsi (vedi pubblicazioni), da quest'anno si vuole indirizzare la ricerca iniziata in passato verso l'approfondimento di alcuni aspetti importanti non solo per lo sviluppo di una filologia del film e di una maggior conoscenza della storia del cinema italiano, ma anche di un approfondimento della storia della critica cinematografica del nostro paese.
Il caso di Roberto Rossellini si è infatti rivelato emblematico dei processi di mediazione operati dalla critica italiana negli anni Quaranta e Cinquanta. Allo scopo di farne risaltare maggiormente le peculiarità, in un primo tempo si intende mettere a confronto l¿accoglienza critica riservata ai film di Rossellini in Italia con quella francese e con quella statunitense, facendo emergere le ragioni della problematicità di una fortuna critica tra le più controverse; si procederà perciò allo spoglio della stampa di settore e di quella generalista (compresa quella di diffusione popolare) per arrivare, attraverso questo caso esemplare, alla miglior comprensione della cultura cinematografica italiana.
In un secondo tempo, si intende allargare lo studio della critica cinematografica italiana a un arco di tempo compreso tra le origini del cinematografo e gli anni Sessanta; arco di tempo durante il quale la critica conosce la sua massima espansione e oltre il quale l'avvento della televisione ¿ e della critica televisiva ¿ determinerà la perdita di centralità del cinema stesso, oltre a un radicale cambiamento dell'attività critica e della sua effettiva incidenza nel panorama cinematografico nazionale.