Introduzione. I pazienti con MCI presentano disturbi di memoria anterograda che li rende incapaci di apprendere nuove informazioni; essi sono attribuiti alla degenerazione dell¿ippocampo. Secondo le più recenti interpretazioni, l¿ippocampo partecipa anche al consolidamento dei ricordi più antichi nella memoria a lungo termine. Ci attendiamo pertanto che i pazienti con MCI presentino un disturbo di memoria retrograda, e che esso vada accentuandosi al progredire della malattia.
Soggetti. 20 soggetti con MCI amnesico, selezionati tra tutti i pazienti che si rivolgono al centro regionale per la diagnosi della malattia di Alzheimer del nostro ospedale riferendo disturbi di memoria ad andamento ingravescente. Dovranno avere una scolarità di almeno 8 anni, e realizzare un punteggio normale ad un test di efficienza cognitiva globale (Milan Overall Dementia Assessment) e a test neuropsicologici volti a valutare le abilità linguistiche, prassiche, percettive, ed esecutive. Dovranno invece cadere ad almeno una della prove di memoria anterograda proposte ad un esame preliminare.
Disegno. I pazienti arruolati verranno studiati in tre sedute effettuate a distanza di nove mesi. Saranno sottoposti ad un test di memoria retrograda che richiede di evocare eventi di cronaca diffusi in epoca diversa dai mass-media. Il test, in uso presso la nostra clinica, è già stato tarato su una popolazione di soggetti normali.
Analisi: Si calcolerà la percentuale di soggetti con MCI che cade al test di memoria retrograda nelle tre sedute. Si eseguirà una ANOVA per misurazioni ripetute sui punteggi ottenuti.
Obiettivi e previsioni - Ci proponiamo di dimostrare che l¿ippocampo ha un ruolo fondamentale non soltanto nell¿apprendere nuove informazioni, ma anche nel consolidare quelle già apprese proteggendole dall¿oblio. La previsione è che i soggetti con degenerazione selettiva dell¿ippocampo abbiano difficoltà ad evocare eventi memorizzati prima dell¿inizio della malattia, e che tale difficoltà aumenti al progredire della malattia.