Carte personali e carte di editori: ordinamento, valorizzazione e studio di fondi archivistici conservati dal centro APICE
Progetto Il presente progetto di ricerca si propone di rendere fruibili e valorizzare alcuni fondi archivistici personali acquisiti tra il 2003 e il 2005 dall'Università degli Studi di Milano a titolo di donazione, di deposito o di comodato, e attualmente conservati dal centro APICE dell'Ateneo. Si pensa in particolare all'archivio della scrittrice Gina Lagorio, donato all'Università nel 2005, che versa in condizioni di notevole disordine; alle carte del poeta Antonio Porta, solo parzialmente ordinate; all'archivio dello scrittore ed editore Alberto Vigevani, di cui si è avviato il riordinamento da alcuni mesi. Per questi fondi si intende condurre il lavoro di ordinamento secondo i criteri propri della disciplina archivistica, svolgendo contestualmente uno studio accurato delle attività dei rispettivi autori e delle modalità di strutturazione originaria del loro lascito documentario. Il progetto coinvolgerà anche l'archivio della casa editrice Ricciardi, con l'ordinamento in fase di ultimazione, ma dotato di uno strumento per la ricerca non definitivo e inadeguato.
In particolare, per quanto riguarda gli archivi personali, la stesura degli inventari rappresenterà il completamento di un percorso al tempo stesso operativo e di studio, volto a rilevarne alcuni connotati comuni dal punto di vista della loro conformazione: si tratterà quindi anche di riflettere, a partire dai casi concreti, su alcuni aspetti teorici del nodo problematico struttura-ordinamento in relazione alla generalità degli archivi personali.
Si intendono inoltre compiere alcune ricognizioni sulla situazione conservativa di archivi editoriali e personali conservati da altre istituzioni, scelti in base alla ricchezza del corpus documentario e alla accessibilità per gli studiosi: ci si riferisce in particolare ai fondi conservati dalla Fondazione Mondadori (Milano), all'archivio editoriale di Angelo Formiggini (Modena), agli spezzoni di archivi delle case editrici Le Monnier e Barbèra presso la Biblioteca nazionale di Firenze, all'archivio storico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana (Roma), agli archivi personali conservati dal Gabinetto Vieusseux, ad alcuni fondi del Ministero di agricoltura, industria e commercio presenti all'Archivio centrale dello Stato.