I tumori stromali testicolari sono una neoplasia rara: rappresentano circa il 3% dei tumori del testicolo. I tumori di Leydig sono i più comuni tumori testicolari stromali.
Dal momento che non è ben conosciuta la storia clinica di queste forme, non è semplice differenziare tra neoplasie benigne e maligne, di conseguenza il trattamento attuale non segue linee guida predefinite ed è molto spesso esageratamente aggressivo.
In un nostro recente lavoro retrospettivo su 24 casi di tumori di Leydig trattati con chirurgia radicale, non è stata osservata progressione sistemica.
Dal punto di vista biomolecolare i dati presenti in letteratura segnalano il riscontro in alcuni casi di tumori del Leydig di mutazioni attivanti il recettore dell¿LH come pure della subunità ¿ della proteina Gs (gsp). Particolare interesse potrebbe avere la tipizzazione dei pazienti per la variante polimorfica del recettore dell¿LH (partendo da DNA gnomico) rispetto alla popolazione generale.
METODI
Lo studio si propone una rivalutazione dei pazienti seguiti in questi anni per tumori di Leydig trattati con orchiectomia o con terapia conservativa (escissione del solo tumore e conservazione del testicolo). Questi pazienti verranno sottoposti a follow up durante il quale verranno eseguite: anamnesi ed esame obiettivo, visita endocrinologia, RX torace, Ecografia addome e scrotale, prelievo ematico per dosaggio FSH, LH, Testosterone, SHBG, TSH, FT4, inibina, Estrogeni, esami ematici generali.
Verrà inoltre eseguito uno studio biomolecolare sul polimorfismo recettore LH su DNA estratto da sangue intero e con estrazione di DNA per studio recettore delle gonadotropine e della subunità alfa della proteina Gs.
RISULTATI
I risultati ci permetteranno di valutare la sopravvivenza dei pazienti sottoposti a terapia radicale nei confronti dei pazienti sottoposti a terapia conservativa. Si valuteranno inoltre le recidive e questo permetterà di impostare delle linee guida per il follow up adeguato. Lo studio molecolare del recettore permetterà una migliore caratterizzazione della malattia. Questo potrebbe consentire una diagnosi più precisa prima dell¿intervento chirurgico.