I metodi tradizionali di microbiologia alimentare sono molto sensibili e poco costosi, ma richiedono diversi giorni prima di fornire un risultato, poiché dipendono dalla capacità del microrganismo di moltiplicarsi fino a rendersi visibile e ad essere identificato mediante prove biochimiche, cioè fenotipiche. Questa manchevolezza è sentita nei settori industriali e di controllo, nei quali c'è la necessità di metodi più rapidi per acquisire adeguate informazioni sulla presenza di microrganismi potenzialmente patogeni nelle materie prime e nei prodotti lavorati. Tra questi metodi vanno citate le prove basate sull'analisi degli acidi nucleici, che permettono il riconoscimento della potenziale capacità patogena dei germi presenti nell'alimento.OBIETTIVO: con questo lavoro si intende riconoscere l'esistenza di cloni patogeni e deterioranti per mezzo di prove sugli acidi nucleici mediante PCR e ribotipizzazzione.PROCEDURE OPERATIVE: le tecniche scelte presentano un'elevata specificità d'indagine, e saranno utilizzate per la ricerca e per l'identificazione di germi patogeni ed alteranti.RISULTATI: la validazione di nuove metodologie rapide trova applicazione nel campo della ricerca e dell'industria alimentare, settore che richiede analisi affidabili in tempi ristretti.L'utilizzo di tecniche di biologia molecolare permetterà di ottenere un'identificazione precisa dei microrganismi, a livello di specie, biovarianti e singoli cloni dotati di attività alterante o potenzialmente patogeni. Ciò permetterà di stabilire legami tra diversi microrganismi e tra diverse fonti di contaminazione.Con queste tecniche è possibile mettere in evidenza microrganismi difficilmente coltivabili