Rintracciabilità dell¿uovo deposto in allevamento di tipo intensivo: verifica della possibilità del riconoscimento fino all¿animale depositore
Progetto La normativa relativa alla commercializzazione delle uova ha subito, con il recepimento del Regolamento CE 2295/03, sostanziali modifiche allo scopo di garantire la tracciabilità delle uova e il controllo dell¿origine di produzione delle stesse. A partire dal primo gennaio 2004, infatti, oltre alle indicazioni sulle confezioni previste dalla precedente normativa (data di consumo preferibile, categoria di qualità e peso, sistema di allevamento, ecc.), le uova di categoria A (uova fresche da consumo) devono riportare, stampigliato sul guscio, un codice alfanumerico assegnato ad ogni allevamento dall¿azienda sanitaria locale, che permetta di identificare l¿origine del prodotto. Il codice è composto da 11 caratteri (es. 3 IT 001 TO 036) che in sequenza indicano: il metodo di allevamento (0 allevamento biologico, 1 all¿aperto, 2 a terra, 3 in gabbie); la sigla dello Stato di produzione (IT per l¿Italia, FR per la Francia, ecc.); il codice ISTAT del comune e la sigla della provincia ove è ubicato l¿allevamento; il codice identificativo dell¿allevamento. La timbratura del guscio fornisce al consumatore le informazioni necessarie a identificare l¿origine del prodotto, anche se garantisce la rintracciabilità delle uova solo fino all¿allevamento da cui provengono, non permettendo di associare la produzione delle uova alle singole ovaiole e, quindi, facendo perdere al sistema parte della sua efficacia.
Scopo del presente progetto è la messa a punto di un nido per ovaiole allevate a terra che consenta, attraverso l¿uso della tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification), di identificare le uova deposte dalle singole galline al fine di:
¿ aumentare il livello di rintracciabilità fino al lotto minimo di prodotto, costituito dal singolo uovo;
¿ verificare l¿efficienza produttiva di ogni soggetto (n. uova deposte/ovaiola), evidenziando tempestivamente cali di ovodeposizione imputabili a malattie, alimentazione, stress, scelte gestionali non adeguate, ecc.
Risultati attesi sono:
¿ un sistema di rintracciabilità più dettagliato che garantisca al consumatore livelli di qualità e sicurezza alimentare maggiori;
¿ un aumento della produttività dell¿allevamento attraverso l¿eliminazione dei soggetti poco produttivi e l¿adozione di scelte gestionali adeguate.