Il linguaggio del turismo presenta un fascio di microlingue correlate (settore alberghiero, transazioni commerciali, trasporti, storia dell¿arte, ecc.) (Balboni 1989), e si articola in un¿ampia serie di generi (opuscoli, guide turistiche, cataloghi, ecc.) che presentano una molteplicità di registri e funzioni testuali.
All'evidenza dell'eterogeneità del linguaggio del turismo che sembra averne scoraggiato lo studio fanno da contraltare convincenti sollecitazioni scientifiche che inducono a studiarlo a partire dalle sue realizzazioni tipologiche, prendendo dunque le mosse dai testi del turismo. E' sulla base del concetto di "genere", inteso come evento comunicativo creato dagli specialisti, dotato di regole convenzionalmente accettate all'interno della comunità scientifica o professionale (Bhatia 1993 e 2004, Swales 1990 e 2004, Berkenkotter & Huckin 1995) che si possono rilevare le analogie tra diversi testi turistici, quanto a struttura, stile, contenuti e destinatari.
La presente ricerca si propone di analizzare un corpus di testi rappresentativi del linguaggio turistico in ambito economico-commerciale e giuridico (gestione delle imprese turistiche, legislazione turistica, contratti, normative, ecc.), anche per quanto attiene ai generi utilizzati nella comunicazione diretta all¿utente finale (siti web di promozione turistica, cataloghi, ecc.).
All¿interno del materiale raccolto, saranno oggetto di indagine la terminologia, la funzione dei termini culturali e le strategie di cortesia adottate per coinvolgere l¿interlocutore. Sarà anche analizzata la struttura dell¿informazione, con l¿obiettivo di individuare le unità funzionali o moves (Swales 1990, Bhatia 1993) che costituiscono la struttura retorica dei diversi generi, ed esaminare i segnali discorsivi utilizzati per permettere l¿articolazione del testo e per collocarlo nella dimensione interpersonale (Martín Zorraquino e Portolés 1999, Montolío 2001).