La gestione dell¿epilessia: 50 pazienti con epilessia farmacoresistente e 50 pazienti con epilessia controllata
Progetto Introduzione
La gestione dell¿epilessia, intesa come capacità di riconoscere i limiti che questa malattia impone trovando un adattamento psico-sociale adeguato, costituisce una modalità di estremo interesse. Non esiste, però, al momento attuale un lavoro italiano che valuti in modo sistematico ed approfondito queste tematiche.
Obiettivi specifici
Obiettivo specifico del lavoro è esaminare se i pazienti che presentano una diversa frequenza di crisi (pazienti farmacoresistenti vs pazienti liberi da crisi da almeno due anni) presentano una diversa modalità di gestione della malattia, per poi correlare queste risposte al loro adattamento psico-sociale. Verranno pertanto esaminate nello specifico i pattern di risposta di 100 pazienti con epilessia, il loro funzionamento psico-sociale, in modo da identificare una modalita¿ di ¿coping¿ specifica e la sua possibile influenza nel trattamento della malattia.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Materiali e metodi
100 pazienti consecutivi, in cura presso il Centro per l¿Epilessia dell¿Ospedale S. Paolo, Università degli Studi di Milano, con le seguenti caratteristiche saranno inclusi nel campione: età compresa tra i 18 e i 60 anni, livello di scolarità di almeno 8 anni, livello intellettivo normale (un punteggio di almeno 17.5 punti alle Matrici Progressive Colorate di Raven), una diagnosi di epilessia in accordo all¿International League Against Epilepsy.
A tutti questi soggetti saranno somministrati: le Matrici Progressive Colorate di Raven, la versione italiana de Echelle Toulousaine de Coping -ETC- (definizione dei tipi di coping), il Questionario di Stima Personale (autostima), il Questionario di Efficacia Sociale (efficacia sociale percepita), una misura di Qualità della Vita e un¿intervista semi-strutturata sull¿adattamento psico-sociale.
Conclusioni
E¿ di estremo interesse valutare la capacità di gestione psicologica dell¿epilessia, in modo da offrire a coloro che non riescono ad attivare reazioni adeguate alla malattia un supporto psicologico che li incoraggi ad abbandonare risposte inappropriate per pattern più validi.