DEGENEAZIONE ARTROSICA ED ALTERATO RIMODELLAMENTO OSSEO SUBCONDRALE. STUDIO SUL POSSIBILE EFFETTO CURATIVO DELLE ONDE D¿URTO NELLA PREVENZIONE E/O PROGRESSIONE DELLA MALATTIA
Progetto Premessa
Le alterazioni dell¿osso subcondrale in corso di osteoartrosi sono attualmente oggetto di rinnovato e crescente interesse. Vi sarebbe infatti, alla base della progressione della malattia, un¿attivazione massiva e para¿fisiologica del rimodellamento osseo locale, con conseguente aumentato afflusso ematico locale, congestione della microcircolazione e conseguente ipossia tissutale.
Tale anomalia tissutale su base vascolare è visibile all¿esame RM come edema osseo ed in Letteratura risulta:
- associata ad episodi di recrudescenza del dolore nei pazienti affetti da artrosi;
- avere valore prognostico negativo sull¿evoluzione del processo degenerativo osteoarticolare;
- determinare una possibile evoluzione in senso osteonecrotico
Viene pertanto considerata la possibilità di rallentare o prevenire l¿evoluzione artrosica, normalizzando questo alterato turn ¿ over osseo locale.
Materiali e metodi
Una popolazione di 20 pazienti affetti da artrosi del ginocchio di grado 1 e 2 secondo Ahlback, con evidenza RM di edema osseo subcondrale, omogenei per sesso, età, storia clinica e quadro RM, verrà sottoposta a trattamento con onde d¿urto secondo protocolli clinici standard.
A distanza di 3 e 6 mesi verrà ripetuto l¿esame RM e misurata l¿area di edema eventualmente residua. I pazienti saranno inoltre valutati clinicamente con una scheda a punti (International Knee Society Score) agli stessi intervalli.
Verrà studiata l¿eventuale correlazione e la significatività dei due parametri rilevati.
Obbiettivo specifico
L¿obbiettivo specifico è verificare se le onde d¿urto siano in grado di modificare positivamente il microcircolo dell¿osso subcondrale in corso di edema osseo, favorendo la risoluzione dell¿edema subcondrale e del quadro clinico (dolore).
Se le previsioni degli obbiettivi sopra proposti si dimostreranno fondate, si potrebbe prefigurare la possibilità di utilizzare tale metodica per prevenire o comunque rallentare la sofferenza dell¿osso subcondrale, da alterato turnover osseo locale e con potenziale evolutivo osteonecrotico.