Conservazione a lungo termine del materiale seminale a rilascio controllato di suino: verifiche in laboratorio e in campo
Progetto La tecnologia del seme suino a rilascio controllato è applicata in diversi allevamenti della Pianura Padana. Il successo di questa tecnologia deriva dal fatto che con un solo intervento di F.A. al momento dell'estro si ottengono uguali percentuali di scrofe gravide rispetto ai 2-3 interventi convenzionali. L'attività di ricerca finora attuata su circa 12.000 scrofe ha permesso il perfezionamento della tecnologia e garantito il trasferimento tecnologico negli allevamenti. Per poter ampliare le possibilità applicative del seme suino a rilascio controllato in allevamenti molto lontani dai centri di produzione è necessario conoscere la stabilità del materiale seminale per garantire le potenzialità di utilizzo. Questa ricerca studierà in laboratorio la vitalità, le caratteristiche morfofunzionali e l'apoptosi degli spermatozoi sottoposti a incapsulazione e conservati per almeno 10 giorni a diverse temperature. Qualora il materiale seminale sottoposto a diversi protocolli di conservazione presenti requisiti accettabili di stabilità si procederà alla verifica delle potenzialità di fertilizzazione sia in vitro che in vivo. Il seme verrà prelevato da verri di un centro di F.A. pubblico e su di esso si faranno le valutazioni seminologiche convenzionali note ai tecnici. Il materiale seminale ritenuto valido verrà sottoposto al processo di microincapsulazione; un campione di questo verrà ripartito in 2 aliquote: una da destinare alla conservazione in frigotermostato e 18°C ed una da conservare a 10°C o a temperatura inferiore per almeno 10 giorni. Ogni due giorni gli spermatozoi verranno aspirati dalle capsule e valutati alla microscopia diretta, microscopica a fluorescenza per il controllo dell'integrità di membrana e a studi di biologia molecolare per rilevare il livello apoptotico. Sono previste diverse repliche per identificare extender e/o sostanze biologicamente attive che aumentino la conservazione. Prima delle verifiche in vivo si procederà ad uno studio di " in vitro fertilization" del materiale seminale conservato per lungo tempo. In vivo,si procederà su gruppi di 10 scrofe a settimana svezzate dopo una lattazione di 3/4 settimane ed inseminate all'estro post-svezzamento. I risultati attesi: corretti protocolli di conservazione del materiale seminale incapsulato e l'identificazione di migliori temperature, extender e/o sostanze che possono garantire massimi livelli di stabilità a lungo termine, ed elevata fertilità in vivo.