L¿integrità funzionale di proteine somministrate per os è di difficile mantenimento per l¿azione dell¿HCl gastrico e dell¿attività proteolitica della pepsina che inducono alterazioni strutturali e funzionali, spesso irreversibili. Qualora il passaggio attraverso lo stomaco potesse realizzarsi senza tali alterazioni i vantaggi sarebbero immediatamente evidenti e sfruttabili. Tale evenienza può verificarsi qualora la proteina venga protetta da un sistema a membrana polimerica gastro-resistente. Obiettivo è quello di sviluppare sistemi particellari per il rilascio controllato di enzimi e/o sostanze biologicamente attive destinate alla somministrazione orale nelle specie monogastriche. Verranno allestite microparticelle di alginato contenenti un enzima modello, lattato deidrogenasi (LDH), un polimero gastroresistente pH-sensibile ed un lioprotettore. E¿ stato scelto LDH per l¿elevata sensibilità di tale enzima alla denaturazione. Una soluzione di alginato sodico, contenente polimero gastroresistente, lioprotettore ed enzima, verrà estrusa o nebulizzata in una soluzione contenente calcio cloruro, le microparticelle ottenute dopo lavaggio verranno liofilizzate. La stabilità dell¿enzima incapsulato verrà verificata in vitro secondo Farmacopea per le forme farmaceutiche gastroresistenti ciò prevede un periodo di 2 ore in fluido gastrico simulato (pH 1.2) e 1 ora in fluido intestinale simulato (pH 7.2). In ambiente acido le microparticelle non dovrebbero modificare la loro morfologia e si dovrebbero dissolvere completamente, entro 15 minuti, nel fluido enterico. Verrà quindi valutata l¿attività enzimatica residua in ambiente intestinale. I risultati che ci attendiamo potranno fornirci indicazioni sulla possibilità di integrare con enzimi del mangime al fine di migliorare i profili di crescita nella specie cunicola e/o suinicola in situazioni di post svezzamento.