La discussa attualità della giurisprudenza Granital e la nuova dimensione del ruolo delle Regioni nell¿adattamento al diritto comunitario derivato
Progetto L¿integrazione oggi esistente tra ordinamento comunitario e ordinamenti nazionali non si è raggiunta in modo lineare,spesso scontando la ritrosia degli Stati a cedere sfere delle prerogative sovrane alle istituzioni comunitarie,soprattutto nei settori in cui si riteneva che queste ultime non assicurassero un¿effettiva tutela dei diritti fondamentali dell¿uomo.
Il riconoscimento del primato del diritto comunitario su quello nazionale anche da parte della nostra Corte costituzionale ha così trovato una sorta di attenuazione nella c.d. teoria dei ¿controlimiti¿,secondo cui una norma comunitaria che risulti in contrasto con i principi fondamentali del sistema costituzionale o i diritti inalienabili della persona dev¿essere espunta dall¿ordinamento mediante un giudizio di legittimità costituzionale. Oggi,nonostante l¿espressa configurazione del diritto comunitario e dell¿Unione quale parametro di legittimità del diritto interno (art.117 Cost.),sembra assistersi ad un parziale revirement della giurisprudenza Granital (Corte cost.,n.170/1984) e della regola dell¿automatica «non applicazione» del diritto interno,anche successivo,contrastante con il diritto comunitario direttamente applicabile o dotato di effetto diretto (v. Consiglio di Stato,sent. n.4207/2005).
Alla luce di tale situazione e della recente riforma inerente la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e le procedure di esecuzione degli obblighi comunitari (l. n.11/2005),la ricerca si prefigge l¿obiettivo di (a)verificare l¿attualità della giurisprudenza Granital e la rilevanza della teoria dei controlimiti;(b)studiare i recenti sviluppi normativi del riparto di competenze tra Stato e Regioni nella fase di recepimento della normativa comunitaria,per individuare analogie e differenze con l¿attività delle Regioni nel sistema previgente e con quella che esse svolgono nell¿attuazione del diritto internazionale e prospettare le possibili evoluzioni nell¿esercizio di tali competenze.