La ricerca, che nella sua prima fase ha portato a compimento la pubblicazione del volume della collana Textus, edita dall¿Associazione Italiana di Anglistica, a cura di M. Bignami e J. Skinner, dal titolo Truth and Fiction: Narrative Technique and the Epistemologies of the Novel, si è poi rivolta all¿indagine sul ruolo del narratore e l¿impiego delle diverse tecniche narrative nella loro transgenericità, spaziando dalla protonarrativa cinquecentesca all¿età classica del romanzo, alle riscritture e reinterpretazioni del postmoderno e del postcoloniale.
Sono state confermate le linee di ricerca già prospettate nella precedente domanda, pur con qualche variazione e ulteriori precisazioni: il valore della scrittura come fatica vista attraverso la metafora della tessitura di Thomas Deloney; la figure di Mr. Spectator in relazione al narratore onnisciente; la short story come mezzo conoscitivo in R.L. Stevenson; l'indagine sull'opera di George Eliot, le tecniche narrative e il suo rapporto con la filosofia positivista; le forme di conoscenza nell¿epica classica indiana e il loro riverberarsi nel Bildungsroman angloindiano; il rapporto tra la conoscibilità della complessa storia recente sudafricana e i romanzi di J.M. Coetzee; il dialogo tra narrativa, discorso estetico e filosofia del linguaggio da Walter Pater a Virginia Woolf; il ruolo delle arti visive, in particolare del cinema, nella narrativa di Dorothy Richardson.
L¿indagine sulle analogie tra epistemologia e narrativa dovrà prendere in esame gli esiti estetici e le poetiche soggiacenti alla scrittura epistemologicamente impegnata nei diversi aspetti di questo complesso rapporto, segnatamente le influenze della filosofia sulla letteratura, le influenze della letteratura sulla filosofia e i modi in cui i personaggi giungono alle proprie verità di finzione.