La fibrillazione atriale è un problema clinico di rilevante importanza sia per l¿elevato numero di pazienti che presentano questa aritmia sia per il crescente impatto economico-sociale.
Da un punto di vista clinico questa aritmia si può presentare all¿inizio in forma isolata quindi in forma persistente e da ultimo, in forma permanente. L¿andamento temporale di questa aritmia ha differenti fasi la cui durata può essere influenzata da differenti fattori come la presenza-assenza di una cardiopatia organica, la dilatazione atriale e la durata complessiva degli episodi aritmici.
Un fattore spesso trascurato è quello dipendente dall¿innervazione autonomica atriale ed, in particolare, la possibilità che una attivazione simpatica possa avere un ruolo pro-aritmico.
Il programma di ricerca proposto ha come obiettivo lo studio degli effetti proaritmici di una attivazione simpatica sulle caratteristche elettrofisiologiche atriali e prevede due fasi:
-la messa a punto di un sistema per determinare un indice di sincronizzazione dell¿attività atriale basato sull¿analisi di registrazioni intracavitarie multiple.
-l¿analisi degli effetti della modulazione autonomica su questo indice di sincronizzazione.
Gli esperimenti saranno eseguiti nel laboratorio di elettrofisiologia dell¿U.O. di Cardiologia del San Paolo. Verranno studiati 20 pazienti con fibrillazione atriale parossistica in cui verranno eseguite registrazioni della durata di 10 minuti sia in ritmo sinusale che dopo innesco spontaneo o provocato di fibrillazione atriale. Gli effetti della modulazione autonomica saranno valutati ripetendo le registrazioni durante infusione di isoproterenolo.
Le fasi del progetto di ricerca comprendono::
1) La messa a punto di un sistema di registrazione intracavitario cardiaco di segnali multipli localizzati sia in atrio destro che in atrio sinistro;
2) La misura di un indice di sincronizzazione dell¿attività elettrica atriale sia in ritmo sinusale che durante fibrillazione atriale;
3) La valutazione degli effetti dell¿attivazione simpatica sull¿indice di sincronizzazione.
Gli algoritmi per l¿elaborazione di questi segnali saranno sviluppati con la collaborazione del Professor Mainardi del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano