Studio della digeribilità della fibra con tecniche in vitro e mediante spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS)
Progetto I foraggi sono costituiti in prevalenza da carboidrati fibrosi (NDF, fibra neutro detersa) che vengono parzialmente degradati dai batteri ruminali. In considerazione dell'alto contenuto di fibra nei foraggi e della sua ampia variabilità di utilizzo, l'entità della quantità complessiva di NDF degradata nel rumine è un elemento cruciale nella stima dell'apporto energetico dei foraggi tanto da essere stato per la prima volta introdotto nel più moderno sistema di previsione del valore in Energia Netta di lattazione per le bovine da latte (NRC, 2001). La degradabilità ruminale dell'NDF (dNDF) ha, inoltre, altre importanti implicazioni di ordine nutrizionale in quanto esercita un effetto fisico di ingombro a livello ruminale che è il principale fattore di limitazione alla capacità d'ingestione degli animali.
Sulla base di quanto esposto emerge che le misure biologiche di fermentazione ruminale dell'NDF sono parametri essenziali per una valutazione nutrizionale innovativa dei foraggi. Tuttavia, allo stato attuale, queste procedure biologiche di valutazione richiedono tempi di analisi non immediati, hanno un discreto costo e necessitano di disporre di animali donatori di liquido ruminale.
Grandi prospettive, sotto questo profilo, sono offerte dalla tecnica di spettroscopia di riflettanza nel vicino infrarosso (NIRs, near infrared spectroscopy), tecnica rapida ed economica che si basa sulla capacità dei diversi composti organici contenuti nei foraggi di assorbire e riflettere in maniera differenziata onde elettromagnetiche nella regione di lunghezze d'onda del vicino infrarosso. Questo approccio è ormai molto diffuso ed utilizzato per molte analisi chimiche e se fosse dimostrata la sua idoneità per stimare anche parametri nutrizionali dei foraggi (ad es. dNDF e contenuto di energia netta, etc.) potrebbe costituire un importante progresso tecnico-scientifico con evidenti ricadute pratiche.