Il tema del federalismo è strettamente correlato con quello della riforma costituzionale. I Costituenti decisero di dare alla neonata Repubblica una struttura regionale. Lo sviluppo del regionalismo, poi, ha subito sorti altalenanti: dopo una sostanziale inattuazione del dettato costituzionale, gli anni settanta sono stati fondamentali per la nascita e l¿avvio dell¿esperienza regionale. Ma, ancora una volta, il problema regionale è presto uscito dall¿agenda politica, almeno fino alla fondamentale stagione iniziata dopo il referendum elettorale del 1993. E¿ da quel momento, infatti, che le Regioni sono tornate ad essere al centro del dibattito politico e oggetto di proposte di modifica, queste rese ancor più necessarie dopo le cd. ¿riforme Bassanini¿. Con la revisione del Titolo V della Costituzione nel 2001 il dibattito ha avuto un primo punto d¿arrivo. Alcuni meccanismi tipici dei sistemi federali, infatti, sono entrati a far parte della nostra Costituzione: su tutti il criterio residuale nella distribuzione delle competenze legislative a favore delle Regioni e non più dello Stato. Tuttavia, la riforma del 2001 è soltanto il primo passo di un cammino che si presenta senza dubbio complesso e necessario allo stesso tempo: da una parte, si è proposto di modificare la Parte Seconda della Costituzione, comprendendo importanti tasselli mancanti della riforma federale del Paese, approvando un progetto sottoposto a referendum il 25 giugno 2006; dall¿altra parte, specie da coloro che approvarono la riforma del 2001, si è sempre più spesso parlato di un completamento di quella riforma, nel senso di prevedere, per esempio, un autentico Senato federale. Scopo della ricerca è quello di analizzare il volgersi del processo di federalizzazione del nostro Paese, in particolar modo concentrandosi sui progetti di riforma approvati dal Parlamento, su quelli ancora da approvare e sulle proposte da più parti avanzate per modernizzare in senso federale la Costituzione italiana.