EFFETTI GENOTOSSICI E SULL'ATTIVITA' DEL CYP-450 DEI POLIBROMO DIFENIL ETERI (PBDE) NEL BIVALVE Dreissena polymorpha
Progetto L'obiettivo del Progetto sarà quello di evidenziare eventuali effetti genotossici e sull'attività enzimatica dei polibromo difenil eteri (PBDE) attraverso la misura di diversi biomarkers effettuati sul bivalve Dreissena polymorpha. Tali contaminanti sono utilizzati come ritardanti di fiamma in molti prodotti di uso comune (tessuti, circuiti elettrici ed elettronici, materiale plastico) che spesso vengono smaltiti in modo improprio, determinando un aumento costante della concentrazione ambientale dei PBDE fin dall'inizio degli anni '80. Nonostante la loro ampia diffusione, la tossicologia di tali composti è quasi del tutto sconosciuta anche per il fatto che la loro determinazione analitica non è di semplice esecuzione, soprattutto per i congeneri a più alto peso molecolare. Il Progetto si propone, dunque, di colmare alcune di queste lacune conoscitive attraverso l'esposizione di alcune centinaia d'individui di Dreissena polymorpha, mantenuti in condizioni controllate di laboratorio, a diversi congeneri di PBDE. I bivalvi saranno testati a 3 diverse concentrazioni di tali contaminanti per 96 h, monitorando ogni 24 h la concentrazione di PBDE accumulati nei tessuti molli degli organismi esposti. Ogni giorno verranno eseguite le misure di 3 diversi biomarkers (attività EROD, Comet test, saggio del Micronucleo) che metteranno in evidenza sia la possibile attivazione del citocromo P-450 sia eventuali effetti genotossici da parte dei singoli congeneri di PBDE. Ciò consentirà non solo di ottenere una relazione concentrazione/effetto, ma permetterà anche di calcolare o prevedere il cosiddetto Fattore di Bioconcentrazione (BCF) per questi composti chimici, assolutamente sconosciuto per tale bivalve. Infine, tali prove di esposizione consentiranno di valutare la reale capacità di bioaccumulo del BDE-209, il cui comportamento è decisamente controverso.