Il progetto ritaglia un problema particolare in un campo molto vasto, in cui i conflitti o le sinergie tra economia di mercato e istituzioni democratiche sono studiati da diversi punti di vista. Il problema particolare è quello dei conflitti che possono sorgere, in paesi capitalistici avanzati e in democrazie consolidate, tra le politiche che si ritengono utili per favorire un più elevato sviluppo economico e la gamma di politiche che una democrazia potrebbe perseguire. Le prime potrebbero essere un sotto-insieme delle seconde e dunque escluderebbero una parte di queste. In particolare, esse porrebbero dei vincoli stringenti ad altri obiettivi che una democrazia potrebbe porsi: ad esempio, forti tutele per l'impiego o la provvista di un sistema di welfare adeguato alla tutela di ceti meno abbienti, obiettivi che verrebbero escusi perchè contrastanto con lo sviluppo. Costituisce questo un conflitto tra mercato e democrazia, od è la semplice manifestazione di un problema di scelta, che si porrebbe in un qualsiasi sistema economico? La ricerca dovrebbe anzitutto esaminare in che misura questo problema si pone, ovvero se i vincoli discussi siano reali e di quale intensità ed estensione. In secondo luogo dovrebbe analizzare la gamma di decisioni sulle quali un governo democratico dovrebbe spaziare: i vincoli che analizzeremo costituiscono una restrizione inaccettabile di quella gamma, qualcosa che compromette la sua natura democratica?