IL RUOLO DELLA FLORA BATTERICA INTESTINALE NELLO SVILUPPO E NEL MANTENIMENTO DELLE FISTOLE NEL MORBO DI CROHN
Progetto Razionale
Le cause dello sviluppo e del persistere delle fistole nella malattia di Crohn sono tuttora sconosciute. La diversione fecale e la terapia antibiotica, oltre al trattamento immunosoppressivo, rappresentano utili rimedi terapeutici nel trattamento della malattia fistolizzante. Ciò fa supporre che la flora batterica intestinale possa giocare un ruolo importante nell¿insorgenza e nel perpetuarsi di tale condizione.
Il ruolo dei batteri intestinali è stato già ampiamente studiato nella malattia di Crohn, senza risultati conclusivi. Tuttavia, il ruolo della flora batterica nella complicanza fistolizzante della malattia di Crohn non è stato ancora investigato.
Scopi dello studio
Determinare le caratteristiche della flora batterica (con particolare riguardo alla flora batterica anaerobia) a livello della mucosa e nel contenuto intestinale in pazienti affetti da morbo di Crohn, complicato da fistole interne ed enterocutanee confrontandole con la flora batterica di pazienti affetti da morbo di Crohn senza complicanza fistolizzante e soggetti di controllo.
Pazienti e metodi
Saranno selezionati 20 pazienti affetti da morbo di Crohn con malattia fistolizzante, 20 con malattia di Crohn in assenza di fistole, 20 soggetti di controllo.
Nei pazienti portatori di fistole saranno determinate le caratteristiche delle fistole mediante fistolografia od esame ecografico.
In tutti i soggetti sarà effettuato un questionario per valutare i sintomi, la durata della complicanza fistolizzante, la terapia in atto e lo stato della malattia.
In tutti i pazienti sarà effettuato un prelievo di sangue venoso per eventuali future determinazioni riguardanti attività immunitaria e il genotipo.
In tutti i pazienti sarà raccolto un campione di feci e frammento di mucosa mediante esame endoscopico o intervento chirurgico nella regione prossimale all¿origine della fistola.
I campioni raccolti immediatamente dopo il prelievo verranno conservati a -80°C e trasportati periodicamente (a -20° C) presso il Laboratorio di Microbiologia dell¿Ospedale L.Sacco dove sarà eseguita una valutazione quantitativa sia della flora aerobia che della flora anaerobia fecale e mucosale, oltre all'individuazione dei principali microorgamismi target.