Studio sulla collaborazione tra l¿oncogene Notch e recettori chemochinici: influenza sulla sopravvivenza e localizzazione sito-specifica dei blasti leucemici.
Progetto Questo progetto si propone di studiare il ruolo dell¿oncogene Notch nel controllo dei recettori chemochinici nelle leucemie acute al fine di verificare se l¿alterazione di Notch, frequentemente riscontrata in leucemie linfoblastiche acute a cellule T (T-ALL) e leucemie mieloidi acute (AML), possa influenzare la localizzazione leucemica sito-specifica e favorire la crescita tumorale limitando la sensibilità all¿apoptosi dei blasti leucemici e favorendone la proliferazione.
Il razionale di questo studio è supportato da risultati preliminari in vitro ottenuti in questo laboratorio su due recettori chemochinici, CCR9 e CCR5, il cui ruolo nella metastatizzazione è già noto. Notch sostiene a livello trascrizionale l¿espressione di tali recettori chemochinici in linee cellulari di T-ALL e AML e incrementa nelle cellule la risposta migratoria e anti-apoptotica indotta dalla somministrazione delle relative chemochine.
Piano della ricerca:
Esperimenti in vitro saranno condotti su linee cellulari di T-ALL e AML volti all¿identificazione di potenziali recettori chemochinici regolati da Notch. Si propone di effettuare un¿analisi i) della variazione del profilo di espressione di recettori chemochinici (RT-PCR, analisi FACS) associato alla perdita di funzione di Notch (inibitori delle gamma-secretasi e RNA interference) e ii) delle proprietà funzionali connesse (flussi di calcio, risposta chemotattica).
Esperimenti ex vivo permetteranno di valutare se la collaborazione di Notch e dei recettori chemochinici osservata in vitro abbia riscontro nei pazienti. In una raccolta di cellule leucemiche (sangue e midollo) e di biopsie di tessuti infiltrati di pazienti leucemici sarà valutato se esista una correlazione tra la potenziale deregolazione di Notch (analisi mutazionale, RT-PCR, FACS), l¿espressione dei recettori chemochinici in precedenza identificati (RT-PCR, FACS), e la metastatizzazione in siti specifici esprimenti la relativa chemochina ligando (ibridazione in situ).