Crisi e innovazione in Lombardia nel tardo medioevo: aspetti economici, sociali, istituzionali e artistici
Progetto Le trasformazioni demografiche verificatesi nella seconda metà del Trecento in Lombardia furono concomitanti alla formazione dello stato sovracittadino. Oggetto di discussione è la politica economica e sociale attuata dai signori di Milano nei confronti delle città soggette e del territorio, che risulta assai meno nota per la seconda metà del sec. XIV in confronto al pieno Quattrocento e, in parallelo, lo studio della rappresentazione del potere e delle espressioni politiche della società tardo medievale (secc. XIV-XV) attraverso l'analisi incrociata delle fonti documentarie istituzionali con le manifestazioni artistiche espresse dal ceto egemone, signorile e cittadino. Obiettivo del progetto è quindi un approfondimento in questa direzione, da raggiungere attraverso un'osservazione mirata di singole realtà cittadine (in particolare Milano, Cremona, Bergamo, Pavia) e territoriali con lo spoglio delle fonti istituzionali (verbali di consigli, provvisioni, statuti, carteggi ecc.), private (fonti notarili) e alternative (monumentali, pittoriche, decorative e numismatiche), nel tentativo di sondare il significato originario di fenomeni e di avvenimenti pervenutici in forma incompleta, o presentati in chiave allegorica, o ancora riferiti a situazioni disorganiche di cui sono frammentarie e disperse le testimonianze dirette.