Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
"Tutto era innominabile ma niente era inimmaginabile" : The White Album di Joan Didion / C. Scarpino. - In: CAHIERS D'ÉTUDES ROMANES. - ISSN 0180-684X. - 38:(2019), pp. 129-145. [10.4000/etudesromanes.9052]
Abstract:
Nel saggio «The White Album» da cui prende il nome l’omonima raccolta del 1979, Joan Didion mette a fuoco la propria riflessione etica ed estetica circa la difficoltà epistemologica di raccontare la controcultura californiana della fine degli anni Sessanta in un frangente in cui nessun evento sembra seguire alcun disegno conosciuto. Per farlo Didion mette a punto una voce autoriale che trova legittimazione nel proprio statuto di sopravvissuta e testimone a un decennio finito metaforicamente sui Manson Murders. «The White Album» è la narrazione di una sopravvissuta: Didion sopravvive al «quartiere di omicidi insensati» in cui vive a L.A., alla paranoia del proprio tempo, alla propria dignosi di sclerosi multipla, e alla propria soggettività sovraesposta. Questo saggio guarda ad alcuni dei procedimenti stilistici usati da Didion per imbastire la propria narrazione giustapponendo le immagini disparate e idiosincratiche di quella stagione.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Joan Didion; Non Fiction; WHite Album
Elenco autori:
C. Scarpino
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