Data di Pubblicazione:
2009
Citazione:
Leibniz on self-punishment and avenging justice / G. Mormino - In: The philosophy of the young Leibniz / [a cura di] M. Kulstad, M. Laerke, D. Snyder. - Stuttgart : Franz Steiner, 2009. - ISBN 9783515080989. - pp. 129-138
Abstract:
In un passo dei Saggi di teodicea Leibniz afferma che Dio riserva a sé il diritto di esercitare un genere di giustizia «qui n’a pour but l’amendement, ny l’exemple, ny même la reparation du mal»; questa giustizia punitiva, che è propriamente vendicativa, ha il suo fondamento solo «dans la convenance, qui demande une certaine satisfaction pour l’expiation d’une mauvaise action». A prima vista queste considerazioni non sembrano coerenti con l'impostazione etica dei Saggi, che tendono costantemente a mitigare gli aspetti più severi della teologia cristiana (ad es. la dannazione di tutti i pagani o dei bambini morti prima del battesimo). In generale la legittimazione della giustizia vendicativa pare contrastare con la definizione leibniziana della giustizia come "carità del saggio". Lo studio affronta il problema di come sia possibile concililare tali posizioni e intende rispondere a due domande: le tesi di Leibniz sulla giustizia e la pena formano una teoria unitaria? Quale ruolo vi gioca la vendetta?
Tipologia IRIS:
03 - Contributo in volume
Elenco autori:
G. Mormino
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Titolo del libro:
The philosophy of the young Leibniz