LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2021
Citazione:
LE SPIRE DELLA VIPERA. ADERENTI E ADERENZE DENTRO E FUORI LO STATO VISCONTEO-SFORZESCO FRA TRE E QUATTROCENTO / F. Bozzi ; tutor: A. Gamberini ; coordinatore: D. Saresella. Università degli Studi di Milano, 2021 Mar 23. 33. ciclo, Anno Accademico 2020.
Abstract:
La tesi si propone di mettere in luce gli aspetti più caratteristici e rilevanti dei trattati di aderenza nella loro declinazione visconteo-sforzesca, con l’obiettivo di evidenziare lo sviluppo e, soprattutto, i caratteri innovativi di un legame che, destinato a perdurare nell’età moderna, offre una rinnovata chiave interpretativa dei processi genetici di una “nuova” statualità alla fine dell’età di mezzo. Vincoli elastici, flessibili e ritagliati direttamente sulle base delle contingenze in cui venivano stipulati, i trattati di aderenza (o colleganza, accomandigia, raccomandazione, …) conobbero una vasta diffusione nell’Italia bassomedievale e rinascimentale, in particolar modo dalla metà del XIV secolo, e avevano lo scopo di coordinare i principali poteri degli scacchieri italiani e le realtà minori che allignavano dentro o al di fuori degli stessi, in particolar modo i signori rurali o, in qualche caso, le comunità: riassumendo ai minimi termini, il principalis si vedeva infatti garantito sostegno militare, mentre l’adherens riceveva protezione e legittimazioni di vario tipo.
L’utilizzo che i signori – e poi i duchi – di Milano fecero di tale strumento risulta di grande interesse, in quanto Visconti prima e Sforza poi ricorsero con particolare costanza al legame sia per consolidare i processi di state-building interni allo stato, sia i processi di espansione esterni ai confini del principato. Sin dalla metà del Trecento, infatti, i signori di Milano utilizzarono frequentemente i trattati di aderenza per individuare alleati direttamente a ridosso – se non addirittura all’interno – dei territori nemici. Tale meccanismo fu particolarmente sfruttato durante l’età di Gian Galeazzo Visconti, che rese la pressione dei suoi aderenti quantomai efficace contro le potenze avversarie (in particolare Firenze) innervando di sostenitori aree strategiche come la Romagna e la Lunigiana.
Con la morte del primo duca di Milano nel 1402 il vincolo attraversò un lungo periodo di crisi, dovuto alla debolezza di Giovanni Maria Visconti, e fu solo in seguito alla sua violenta scomparsa (1412) che Filippo Maria Visconti poté ricostruire, al pari dello stato, anche la rete di aderenti, declinata dal terzo duca in senso difensivo piuttosto che offensivo. Nel momento in cui la dinastia si estinse e il ducato cadde nelle mani degli Sforza, il legame si ritrovò inserito all’interno dei delicati equilibri della Lega italica: l’aderenza divenne così un modo non più per aggredire i nemici o per difendersi, per definire e profilare la propria sfera di influenza, ormai in qualche modo “stabilizzata” e non più sottoposta a eccessivi scossoni.
Dal punto di vista nei processi di state-building, invece, il legame mantenne caratteristiche costanti nel corso del tempo: tramite le accomandigie i signori e i duchi di Milano riuscirono infatti a meglio vincolare a sé le animate famiglie signorili che punteggiavano gli spazi dello stato, in particolare in aree come il Piemonte e l’Emilia. Lì i trattati, che pure non persero le loro caratteristiche militari, rivelarono tutto il loro potenziale come elementi di coordinazione e di disciplinamento: la loro fortuna risiede proprio nelle loro caratteristiche elastiche, che se da una parte rendevano il vincolo così costruito instabile, dall’altra ne sostanziano l’effettiva modernità, e che ne garantirono la lunga durata (seppur con alterne fortune) ancora per tutto il ‘500 e oltre.
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Keywords:
Milano; Visconti; Sforza; costruzione statale; politiche interstatali; conduzione dei conflitti; pratiche di pace.
Milan; Visconti; Sforza; state-building; interstate relationships; conflict management; peace-making processes.
Elenco autori:
F. Bozzi
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