Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
La regolazione del lobbying e il potere di vigilanza di ANAC / E. Romani. - In: IL DIRITTO DELL'ECONOMIA. - ISSN 1123-3036. - 65:3(2019), pp. 483-509.
Abstract:
Nel nostro ordinamento, tradizionalmente fondato sulla prevalenza dell’interesse pubblico, si è registrata la tendenza ad attribuire crescente rilevanza agli interessi di cui sono portatori i privati, dovendosi pertanto pervenire ad un bilanciamento tra questi ultimi e l’interesse pubblico, al cui soddisfacimento è preposta sia l’attività amministrativa sia l’attività politica.
In questo ambito si collocano le lobbies, centri di imputazione che esprimono gli interessi di una determinata categoria e che tentano di influenzare le decisioni politiche e amministrative, così partecipando al processo decisionale. In Italia il fenomeno delle lobbies è rimasto in una zona grigia: infatti, il tendenziale sfavore nei confronti di detti gruppi di interesse ha comportato l’assenza di una regolamentazione, lasciando il lobbying fuori dal mondo giuridico.
Sulla scorta dei modelli elaborati dall’Unione europea, si sono ormai rese necessarie l’adozione di una disciplina e, nell’ottica della prevenzione alla corruzione, l’attribuzione di un potere di controllo in capo ad un’autorità a ciò preposta, quale l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
ANAC; lobbying; lobby
Elenco autori:
E. Romani
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