Data di Pubblicazione:
2020
Citazione:
Il termine 'legge'nei fraseologismi cinesi / C. Bulfoni. ((Intervento presentato al convegno Cinese 法 e 'dintorni' entro lo spazio euro-asiatico. Un confronto tra processi di semantizzazione della nozione di 'legge' in culture e lingue diverse tra Occidente e Oriente : Accademia Ambrosiana tenutosi a Milano, nel 2020.
Abstract:
Il presente contributo intende analizzare i significati che il carattere fa 法 assume nei chengyu.
Antico retaggio della cultura cinese, i chéngyǔ sono espressioni idiomatiche, per la maggior parte composte prevalentemente da quattro caratteri, presenti in opere classiche e imparate a memoria da generazioni di funzionari-letterati. Nati in un contesto letterario alto, quello della letteratura in wényán文言, i chéngyǔ vennero usati e diffusi dalla novellistica in lingua vernacolare a partire dall’epoca Ming (1368-1644).
Un esempio è: bào fǎ chǔ shì 抱法处势 la cui prima attestazione risale al Han Feizi 韩非子, una delle opere più importanti della scuola legista, probabilmente scritto dallo stesso Han Fei (280-233). Questo chengyu è una metafora a indicare che la legge si connette con il potere che viene utilizzato per garantire l’attuazione della legge.
Nei chengyu il carattere fa 法 assume sempre il significato di “legge”? Sarà questo lo scopo del presente contributo.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
lingua cinese; fraseologismi; frasi idiomatiche; legge
Elenco autori:
C. Bulfoni
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