Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
La gestione neonatologica dell'infezione congenita da citomegalovirus / L. Pugni, A. Ronchi, C. Pietrasanta, G. Araimo, S. Binda, F. Mosca. - In: AUDIOLOGIA & FONIATRIA. - ISSN 2531-7008. - 4:1(2019), pp. 17-20.
Abstract:
Il citomegalovirus (CMV) è la causa più frequente di infezione virale congenita, interessando lo 0,2-2% dei nati vivi, e pertanto rappresenta un problema rilevante di salute pubblica. I neonati con infezione congenita, sia sintomatici sia asintomatici alla nascita, possono presentare sequele, in particolare ipoacusia neurosensoriale e danno neurologico. Il virus può essere trasmesso al feto sia in seguito ad una infezione materna primaria sia in seguito ad una infezione ricorrente. Nonostante il rischio di trasmissione sia significativamente più elevato in caso di infezione materna primaria che non in caso di infezione ricorrente, non è ad oggi raccomandato lo screening per CMV in gravidanza in quanto non c’è sufficiente evidenza in favore di terapie prenatali. Quando l’infezione congenita viene diagnosticata alla nascita, il ganciclovir per via endovenosa o il valganciclovir per os rappresentano i farmaci di scelta per il trattamento dei neonati sintomatici. In base alle evidenze scientifiche attuali, la terapia antivirale dovrebbe essere proseguita per sei mesi nei neonati con infezione di entità media/grave. In ogni caso, tutti i neonati con infezione congenita, sia sintomatici sia asintomatici alla nascita, dovrebbero essere seguiti con un programma di follow-up mirato fino all’età di sei anni al fine di diagnosticare tempestivamente le sequele tardive e mettere in atto gli interventi riabilitativi necessari. L’esecuzione di uno screening universale alla nascita per l’infezione congenita da CMV sarebbe auspicabile in quanto consentirebbe di identificare anche i neonati con infezione congenita asintomatica alla nascita nati da donne con infezione non primaria in gravidanza. La ricerca del DNA di CMV tramite PCR nella saliva sembra essere il test che presenta le migliori caratteristiche per uno screening. Sicuramente sono necessari studi su larga scala per valutare il rapporto rischio/beneficio di uno screening universale che potrebbe essere determinante nel ridurre il “carico” derivante dall’infezione congenita da CMV.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Citomegalovirus; infezione congenita; neonato; ganciclovir; valganciclovir; screening neonatale. Cytomegalovirus; congenital infection; neonate; ganciclovir; valganciclovir; newborn screening
Elenco autori:
L. Pugni, A. Ronchi, C. Pietrasanta, G. Araimo, S. Binda, F. Mosca
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