Convergere con la Cina sulle regole applicabili agli investimenti diretti esteri : la risposta dell'U. E. alla migrazione di tecnologia nel quadro turbolento delle attuali relazioni commerciali internazionali
Articolo
Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
Convergere con la Cina sulle regole applicabili agli investimenti diretti esteri : la risposta dell'U. E. alla migrazione di tecnologia nel quadro turbolento delle attuali relazioni commerciali internazionali / A. Lupone. - In: EUROJUS. - ISSN 2384-9169. - 6:3(2019 Sep 27), pp. 255-260.
Abstract:
Lo spunto per l’articolo è dato dalla ripresa, nel giugno 2019, e dall’accelerazione del negoziato bilaterale fra Unione europea e la Repubblica popolare cinese per la conclusione del comprehensive agreement sugli investimenti. Sullo sfondo c’è il piano decennale Made in China 2025, il c.d. going global, che ha come obiettivo quello di fare acquisire alla Cina la leadership tecnologica mondiale attraverso un programma mirato di investimenti esteri in settori strategici e di attrazione locale di investimenti ad alta tecnologia.
Da questo punto di vista se, da un lato, la Cina rappresenta un mercato di enorme interesse per le imprese europee, dall’altro la politica governativa e la normativa nazionale sugli investimenti diretti esteri impongono ai partner stranieri proprietari della tecnologia vincoli che si sostanziano in un esaurimento dei diritti di esclusiva oggetto dei contratti di licenza. Da qui il concetto di migrazione della tecnologia.
Di conseguenza, nel 2018 sia l’Unione europea, sia gli Stati Uniti, in due diverse procedure, hanno chiesto all’Organo per la soluzione delle controversie del WTO di avviare le consultazioni con la Repubblica popolare cinese, lamentando la violazione di alcune disposizioni del GATT e dell’Accordo TRIPs da parte di varie normative cinesi attinenti agli investimenti esteri e al trasferimento di tecnologia. Nel frattempo, tuttavia, la Cina ha modificato le regole discriminatorie nei confronti dei partner stranieri. Ciò ha portato gli Stati Uniti a chiedere al DSB la sospensione della procedura contenziosa fino al 31 dicembre 2019 e l’Unione europea ad accelerare il negoziato per la conclusione dell’accordo bilaterale.
Sulla base di queste premesse colgo l’occasione per tornare sul tema della cooperazione tecnica e della diffusione della tecnologia muovendo dagli artt. 7 e 8 TRIPs, anche in relazione ai nuovi accordi bilaterali di partenariato economico e/o di investimento. In prospettiva evolutiva tali disposizioni possono infatti giocare un ruolo importante nel rapporto fra paesi avanzati e a tutela degli interessi della collettività.
Concludo con il riferimento al fallimento, finora, degli sforzi per arrivare ad un accordo internazionale multilaterale sugli investimenti o in materia di concorrenza. Essendo dunque, quella del negoziato bilaterale, l’unica via che si è trovata, auspico che essa sia percorsa dall’Unione europea e porti in tempi rapidi alla conclusione dell’Accordo sugli investimenti con la Repubblica popolare cinese in modo da garantire la reciprocità e la parità di trattamento con gli investitori locali.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
diritto del commercio internazionale; trasferimento di tecnologia; Accordo TRIPs; Cina; comprehensive investment agreements: FTAs; Unione europea
Elenco autori:
A. Lupone
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