Profili di responsabilità nell’esercizio di un’impresa di navigazione in Roma antica : alcune considerazioni in merito a D.14.1.1.19- 20 e D.14.1.6pr
Articolo
Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
Profili di responsabilità nell’esercizio di un’impresa di navigazione in Roma antica : alcune considerazioni in merito a D.14.1.1.19- 20 e D.14.1.6pr / A. Mazzoleni. - In: TEORIA E STORIA DEL DIRITTO PRIVATO. - ISSN 2036-2528. - 12:(2019), pp. 1-54.
Abstract:
Il tema dell’ambito economico di applicazione dell’editto de tributoria actione ha impegnato la giurisprudenza romana ancor prima della moderna dottrina romanistica. Particolarmente interessante si rivela il caso dell’impresa di navigazione, il cui esercizio da parte del sottoposto attribuiva al terzo creditore un variegato insieme di tutele che, a seconda della struttura organizzativa prescelta e del grado di coinvolgimento dell’avente potestà nell’attività esercitata dal sottoposto, poteva sfociare in un diverso regime di responsabilità del dominus per le obbligazioni assunte dal proprio servus in potestate. Attraverso l’esegesi di D.14.1.1.19-20 e D.14.1.6pr. ed una loro analisi comparata con altri passi confluiti nel Digesto, si può giungere alla conclusione che la sussistenza di una voluntas domini legittimava il terzo creditore del sottoposto ad esperire sempre l’actio exercitoria, che sanciva una responsabilità in solidum dell’avente potestà. Ove lo stato soggettivo del dominus fosse invece stato meno intenso, le fonti testimoniano come i giuristi fossero inclini ad ammettere, sussistendone i necessari presupposti, la concessione delle azioni dumtatxat de peculio: l’actio de peculio propriamente detta per il caso di dominus ignorans e l’actio tributoria (od un’azione utile sulla stessa modellata) per il caso di dominus sciens.
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Elenco autori:
A. Mazzoleni
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