Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
L'epilogo del progetto di Sigifredo Vescovo : il decoro dipinto in S. Antonino a Piacenza / F. Scirea. - In: HORTUS ARTIUM MEDIEVALIUM. - ISSN 1330-7274. - 25:2(2019 May), pp. 452-468. [10.1484/J.HAM.5.118070]
Abstract:
La fondazione del santuario suburbano di Sant’Antonino a Piacenza, che a dispetto di convinzioni radicate non fu mai chiesa cattedrale, risale ad età paleocristiana, mentre l’attuale struttura, virtualmente privata dei rimaneggiamenti di età moderna, si deve alla completa ricostruzione voluta dal vescovo Sigifredo (997-1031). Fonti indirette ricordano la consacrazione della chiesa nell’anno 1014 e/o nel 1022. Elemento di spicco dell'articolazione strutturale è l'innesto nel corpo basilicale a tre navate absidate di un corpo occidentale a tre bracci con altissima campata di incrocio su dodici pilastri in quadrato, base di imposta di una vertiginosa torre ottagonale non sottocupolata.
Altrettanto imponente doveva apparire il decoro parietale dipinto, prima che il sistema voltato tardogotico e poi il rivestimento neogotico lo riducessero a lacerti nei sottotetti, in parte strappati nel 1972 e appesi nel braccio di transetto nord. Il cleristorio della navata schierava monumentali figure entro un finto loggiato ad arcate alternate a cuspidi: re e profeti dell’Antico Testamento a sud, apostoli e padri della Chiesa a nord. Il richiamo ai modelli romani si precisava nella sequenza dall’abside alla controfacciata, nel disporre le figure neotestamentarie alla destra del perduto Cristo absidale, nel probabile rapporto figurale fra Antico e Nuovo Testamento, nel ribadire il primato papale accostando Gregorio Magno agli apostoli. Per contro, la scelta di amplificare la sequenza di figure stanti, equiparata per dimensioni al presumibile registro narrativo sottostante, è indice di un'elaborazione autonoma rispetto a Roma, accordando ampio rilievo all'architettura illusoria e facendo coesistere alla pari iconicità e narrazione, in attesa della soluzione radicalmente non narrativa di San Tommaso ad Acquanegra sul Chiese.
L’architettura dipinta continua alla sommità dei tre bracci dell’incrocio, con un’archeggiatura pensile ad inquadrare mezzibusti di giovani martiri (?) alternati a corone ad anello in scorcio. La scarsa leggibilità della pellicola pittorica impedisce di restituire con certezza l’articolazione del decoro parietale; è però lecito ritenere che per tutti e tre i bracci l’archeggiatura figurata costituisse il solo intervento qualificante su pareti intonacate e scialbate. L’assenza di tituli, nomi e attributi caratterizzanti, sommata alla genericità di volti e abiti panneggiati, suggerisce un’allusione collettiva al trionfo della fede attraverso il martirio; in ogni caso, da terra era preclusa la percezione di eventuali riferimenti specifici. Nel contesto di un santuario cimiteriale legato al clero cattedrale, un ‘coro’ di martiri doveva così circondare, esaltare e presidiare l’incrocio quale spazio di ostensione delle reliquie del martire Antonino, ma anche quale allusione ‘volumetrica’ alla Gerusalemme celeste di Ap 21,16.
Tale fregio martiriale fungeva al contempo da connettore fra la navata, spazio dell’Antica Alleanza e della Chiesa delle origini, e il braccio occidentale dell’incrocio, recante sulla parete orientale una Corte celeste a registri sovrapposti, riscoperta durante l’ultimo restauro della chiesa (1983-1991) rimuovendo uno spesso strato di guano, ma di leggibilità assai compromessa. Partendo dall’alto, ai lati di Cristo in trono fra la Vergine, Giovanni Battista e due arcangeli, si dispongono le coorti angeliche, figure nimbate (santi? profeti?), i 24 vegliardi seduti con coppe e corone; sotto, ai lati di un soggetto scomparso, entro archeggiature alternativamente ad arco e a cuspide si allineano i 12 apostoli, mentre la volta di XV secolo ha risparmiato la sommità di probabili visioni dell’aldilà: a nord, l’arcata con corona pendente e braccio di croce
Tipologia IRIS:
01 - Articolo su periodico
Keywords:
Middle ages; medieval Wall Painting; Iconography; Romanesque Wall Painting; Old Testament; Heavenly Jerusalem; Jugement
Elenco autori:
F. Scirea
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