Data di Pubblicazione:
2018
Citazione:
Recenti acquisizioni sul trattamento del colpo di frusta / G. Ieropoli, P. Arcuri, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 12. convegno Congresso Nazionale Medici in Formazione Specialistica in Medicina Fisica e Riabilitativa tenutosi a Bologna nel 2018.
Abstract:
Background. In Italia, il colpo di frusta (CdF) è oggetto di frequenti richieste di risarcimento da incidente stradale. Il Fisiatra è spesso coinvolto nel trattamento delle sue diverse manifestazioni cliniche (Whiplash-Associated Disorders, WAD). In questa sede si affrontano gli aspetti relativi ai trattamenti del colpo di frusta di interesse fisiatrico e le relative conseguenze medico-legali. La legge Gelli-Bianco n. 24/17 prevede che gli esercenti le professioni sanitarie si attengano alle raccomandazioni previste dalle linee guida (GLs) pubblicate da enti e istituzioni pubblici e privati, nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche. Per quanto riguarda il CdF non esistono GLs italiane specifiche. Il più recente riferimento inter-nazionale è rappresentato dalla GL per la diagnosi e il trattamento del colpo di frusta rilasciata nel 2014 dalla State Insurance Regulatory Authority in Australia (SIRA), per la quale è atteso un aggiornamento nel 2019.
Risultati e discussione. La legge prevede che, in assenza di GLs, ci si debba attenere alle “buone pratiche”. La GL australiana è attualmente l’unico riferimento analogico che può essere preso in considerazione. Questa rappresenta un'evoluzione di quella redatte nel 1995 dalla ca-nadese Québec Task Force, aggiornata nel 2001 e nel 2007 dalla Motor Accidents Authority au-straliana. La GL della SIRA fa riferimento solo alle prime 12 settimane e prende in esame solo i primi tre gradi (classificazione QTF) dei WAD. L'indicazione principale è quella di incentivare il paziente a riprendere al più presto le normali attività. Non è raccomandato l'uso del collare per i rischi legati alla prolungata immobilizzazione del collo con conseguenti rigidità articolare e incremento dei tempi di recupero. Sono raccomandati, con livello di evidenza B, l’esecuzione di un trattamento fisioterapico per il recupero del range articolare cervicale, esercizi isometrici a bassa intensità, esercizi posturali e di stabilizzazione, esercizi di resistenza e di potenziamento musco-lare. Sono ritenute efficaci anche tecniche di medicina manuale. Le terapie fisiche trovano indicazione per un breve periodo di tempo, in associazione ai trattamenti raccomandati, nel caso si rilevasse un miglioramento clinico oggettivamente misurabile. In quest’ambito rientrano anche: trazioni, Pilates, Feldenkrais, Alexander technique, massaggio, omeopatia, cervical pillow, ma-gnetic necklace, spray and stretch, caldo, freddo, TENS, elettrostimolazione, laser, ultrasuoni e terapia a onde corte.
Conclusione. L’unica GL internazionale per il trattamento del CdF raccomanda il trattamento fisiocinesiterapico e non prevede l'utilizzo del collare. Tuttavia, questa GL presenta aspetti controversi, mancando di un chiaro razionale prescrittivo. In effetti, la GL propone l'utilizzo di tecniche, a volte opposte, per es. caldo e freddo, senza differenziarne l’indicazione, e approva l'utilizzo anche dei collari magnetici. Secondo la pubblicità, questi ultimi presidi presenterebbero un’induzione magnetica elevatissima, fino anche a 10.000 gauss! Inoltre, la GL prevede tecniche come omeopatia, Pilates, Alexander technique e Feldenkrais, praticate in Italia da personale privo di abilitazione all'esercizio delle professioni sanitarie. Questo comporta un problema per il medico, con le prevedibili conseguenze anche legate al riconoscimento assicurativo delle relative spese.
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Keywords:
colpo di frusta; whiplash; linee guida; collare; WAQ; Quebec Task Force
Elenco autori:
G. Ieropoli, P. Arcuri, A.M. Previtera
Link alla scheda completa: