¿CARDIORENAL SYNDROME-ANEMIA¿ COMPLEX IN SMALL ANIMAL MEDICINE: RESEARCH IN DIAGNOSTIC
Tesi di Dottorato
Data di Pubblicazione:
2019
Citazione:
¿CARDIORENAL SYNDROME-ANEMIA¿ COMPLEX IN SMALL ANIMAL MEDICINE: RESEARCH IN DIAGNOSTIC / A. Savarese ; tutor: P. G. Brambilla ; coordinator: F. Gandolfi. DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA, 2019 Feb 25. 31. ciclo, Anno Accademico 2018. [10.13130/savarese-alice_phd2019-02-25].
Abstract:
La sindrome cardiorenale (CRS) può essere definita come un disordine fisiopatologico di cuore e reni in cui la disfunzione acuta o cronica di un organo può indurre una disfunzione acuta o cronica dell'altro.
La cardiopatia acquisita più comune che colpisce i cani anziani e che porta a insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è la degenerazione mixomatosa della valvola mitrale (MMVD). Il peggioramento della performance cardiaca e la riduzione della perfusione renale contribuiscono allo sviluppo della malattia renale cronica (CKD) (CRS tipo 2). Nei gatti la più frequente malattia cardiaca è la cardiomiopatia ipertrofica (HCM), un disturbo miocardico primario caratterizzato da un aumento della massa cardiaca ipertrofia ventricolare sinistra. L'anemia è spesso associata a insufficienza cardiaca e insufficienza renale in una triade sfavorevole denominata “complesso sindrome cardiorenale - anemia". La carenza di ferro può essere presente, da sola o in combinazione con l’anemia, con peggioramento della qualità della vita e riduzione della sopravvivenza.
Lo scopo della tesi era di descrivere la sindrome cardiorenale nella medicina dei piccoli animali attraverso lo studio delle comorbidità e degli strumenti diagnostici innovativi per migliorare la diagnosi rapida e l'approccio medico alle malattie cardiovascolari.
In primo luogo, è stato valutato lo stato di ferro nei cani con MMVD; sebbene non così frequente come negli esseri umani, la carenza di ferro è stata riconosciuta in quasi il 20% dei cani con MMVD, con un rischio di 6,3 maggiore di essere incluso in una classe ACVIM più alta per cani con basse concentrazioni di ferro.
La dimetilarginina simmetrica, un nuovo biomarker di velocità di filtrazione glomerulare, è stata valutata su sieri di cani con MMVD e si è dimostrata non influenzata dalla presenza della malattia cardiaca, potendo quindi essere considerata un biomarker di funzionalità renale affidabile in questi cani.
La creatin-chinasi è stata misurata in sieri di gatti sani e gatti con diverse forme di cardiomiopatia per evidenziare il suo eventuale ruolo nella diagnosi precoce della malattia; i risultati suggeriscono che la macro-CK1 felina può avere una struttura diversa rispetto a quella di altre specie e che, fra le frazioni espresse, CK-MB potrebbe avere un ruolo nella diagnosi delle cardiomiopatie feline.
La precisione e l'affidabilità di D-Heart, il primo elettrocardiografo portatile a più derivate utilizzabile nel paziente canino, sono state valutate, per la diagnosi rapida delle aritmie. Il dispositivo ha dimostrato una registrazione efficace e accurata dell'ECG nei cani inclusi nello studio.
Infine, il kit ELISA selezionato per rilevare l'aldosterone su campioni di urina di cane è risultato essere accurato ed efficace, costituendo un'alternativa semplice, sicura ed economica al metodo RIA.
Il confronto tra cani sani e cani con MMVD (B1) non ha mostrato differenze statisticamente significative nel rapporto aldosterone urinario:creatinina (UAldo:C). I valori medi del rapporto UAldo: C nel presente studio erano maggiori di quelli riportati in letteratura, suggerendo la necessità di uno studio approfondito per rivalutare la soglia di normalità stabilita dalla letteratura (1.0 μg/g), che non sembra essere valida nella popolazione del presente studio.
Tipologia IRIS:
Tesi di dottorato
Elenco autori:
A. Savarese
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