Data di Pubblicazione:
2006
Citazione:
Un passo verso la sicurezza : la UE approva il test GM-CFU / A. Pessina. ((Intervento presentato al convegno Un passo verso la sicurezza tenutosi a Milano nel 2006.
Abstract:
NOTA INFORMATIVA
L’Unione europea approva nuove alternative alla sperimentazione di farmaci e sostanze chimiche sugli animali. Il 21 marzo 2006 il comitato scientifico consultivo del Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi (ECVAM) ha approvato sei nuovi metodi di prova alternativi che consentiranno di ridurre il ricorso alla sperimentazione animale per alcuni farmaci e sostanze chimiche . I nuovi test, effettuati su colture cellulari anziché su animali, permettono di determinare la tossicità dei farmaci antitumorali e identificare i farmaci contaminati. Oltre a ridurre il numero di animali necessari ai fini della sperimentazione, i metodi approvati oggi miglioreranno l’accuratezza dei test e contribuiranno così a rendere i prodotti più sicuri.
Uno dei test approvati è noto come Colony Forming Unit-Granulocytes-Macrophages (CFU-GM) ed è volto a render più preciso il dosaggio di alcuni farmaci ad elevata tossicità utilizzati nella chemioterapia per la cura del cancro.
Il test validato è un cosiddetto test clonogenico basato sulla proliferazione/differenziazione "in vitro" di progenitori emopoietici ottenuto stimolando questi ultimi con determinate citochine in una coltura semisolida (generalmente di agar o di metilcellulosa). Molte modificazioni sono state proposte a partire dalla tecnica originale messa a punto da Bradley e Metcalf e sebbene molte di queste sono state usate in ematologia poche di loro sono state sviluppate in strumenti standardizzati e validati per studiarne la ematotossicità. Lo studio in questione ha quindi dovuto dapprima confrontarne la riproducibilità nelle specie murina ed umana applicata al midollo osseo, poi valutarne la possibilità di sostituire il midollo osseo con il sangue di cordone ombelicale ( più facilmente reperibile ) e successivamente studiare le condizioni ottimali (sia riguardo il terreno di coltura, le citochine ed altri reagenti essenziali) per applicare adeguatamente il test in studi di tossicologia dove l'attività del farmaco non deve subire fenomeni di detossificazione o comunque interferenze. Non è da sottovalutare che il test validato in vitro potrà contribuire anche a ridurre il numero di animali richiesti in tossicologia preclinica e in particolare il cane usato come seconda specie.
Il lavoro di ottimizzazione prima e poi di prevalidazione (1) e di validazione (2) di questo test nella sua applicazione nel campo della ematotossicologia è stato eseguito da un gruppo di ricerca internazionale costituitosi nel 1996 e coordinato dal Dr Augusto Pessina (Responsabile del Laboratorio di Colture Cellulari della Sezione di Microbiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica, Microbiologia, Virologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università Statale di Milano). Il gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, con il supporto del Consorzio Milano Ricerche ha realizzato il progetto in collaborazione con ECVAM, JRC( Ispra), e coordinando lo studio di altri quattro centri di ricerca: in Spagna (Cell Biology, Environment Institute, CIEMAT, Madrid); in Francia (Ecole Superieure de Microbiologie et Sècurité Alimentaire (ESMISAB), Universitè de Bretagne Occidentale, Plouzanè); in Belgio (Department of Environmental Toxicology, VITO-Flemish Institute for Technological Research, Mol ) e negli USA ( Laboratory of Pharmacology, Cancer Centre, Wayne State University, Detroit (MI)). La validazione del test è stato eseguita in “doppio cieco” avvalendosi di agenti esterni che hanno provveduto a fornire i farmaci codificati secondo criteri di GLP e sicurezza (BIBRA International, Carshalton, in Inghilterrra e Oncology Research and Regulatory Consulting Associates, Grosse Pointe Wo
Tipologia IRIS:
14 - Intervento a convegno non pubblicato
Elenco autori:
A. Pessina
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